Bella Thorne: «Io ispirata da Giovanna d’Arco, la regia mi ha ridato amore per l’arte»

«Se fai per tutta la vita lo stesso lavoro, rischi di disamorarti e di perdere l’ispirazione. Nel mio caso, la regia e la scrittura mi hanno ritrasmesso amore per l’arte». Parole di Bella Thorne, che ieri alla stampa del Taormina Film Festival ha raccontato non uno ma ben due progetti che l’hanno vista protagonista. Il primo, come attrice, è il thriller Saint Clare di Mitzi Peirone, l’altro, come regista e sceneggiatrice, è il corto Unsettled, ispirato a fatti realmente accaduti ad un giovane ragazzo gay adescato e abusato all’uscita di un locale.

«Credo che sia fondamentale raccontare storie di sopravvissuti, in modo tale che tutti possano sentirsi rappresentati sullo schermo» racconta a Ciak Thorne riguardo la scelta di fare Unsettled. «Quando Jason [Parks] mi ha spiegato quello che voleva fare, ho pensato che fosse molto coraggioso e che dovevo farlo bene. Ho scritto il film ascoltando i suoi ricordi: i blackouts che vedete sullo schermo sono esattamente i suoi stessi vuoti di memoria». Un approccio iper reale, dunque, che Thorne ha cercato con insistenza: «Volevo restare molto vicina ai fatti reali senza discostarmi come di solito si tende a fare nei film». 

Jason Parks in una scena di Unsettled

E sempre di attaccamento alla realtà ci parla nel descrivere alcune scene di Saint Clare, thriller in realtà più onirico, a tratti mistico e sovrannaturale, nel quale si è messa alla prova anche dal punto di vista fisico, soprattutto in una scena cruciale girata in uno scantinato: «quella scena è stata forse la più complessa – racconta -. L’abbiamo girata in una vera cantina tra unghie rotte e feci di topi. Pensavo: “Ma davvero mi dovete trascinare su questo pavimento?!” Abbiamo messo in pratica a tutti gli effetti il method acting».

Ad attrarla nel progetto sono state principalmente le suggestioni cercate dalla regista Mitzi Peirone, tra cui richiami a Giovanna d’Arco e la religione:«ho faticato a trovare un equilibrio tra l’essere una normale studentessa di college e una psicopatica» spiega Thorne. «È stato difficile, ma volevo che Clare avesse una voce molto dark dentro di sé». 

Guarda qui la nostra intervista a Bella Thorne

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