Quando nel 1996 uscì Twister, nessuno avrebbe scommesso un dollaro sul successo di un film che parlava di cacciatori di uragani. Costato per l’epoca la fantasmagorica cifra di 92 milioni di dollari, il film, tratto comunque da una sceneggiatura vergata da Michael Crichton, ne incassò quasi 500 in tutto il mondo. Dietro la macchina da presa c’era Jan De Bont, olandese, per molti anni fidato direttore della fotografia di Paul Verhoeven, salvo poi diventare un regista action tra i più fortunati degli anni Novanta, grazie a Speed, quello sì un vero colpaccio, 30 milioni investiti per portarne a casa 350. La carriera di De Bont si sarebbe poi schiantata contro un molo nel 1997, insieme alla nave da crociera dell’incauto sequel di Speed con Jason Patric, la star che mai diventò tale, al posto di Keanu Reeves.
Ma questo è il passato.
Il presente è prima di tutto plurale. Twisters, questo il titolo del remake, o forse sequel, o magari reboot, del film che vedremo questa sera in anteprima al 70° Taormina Film Fest. Un titolo che potrebbe essere davvero un benevolo uragano per il sofferente box office americano, che ha segnato segni di risveglio proprio grazie a un collaudatissimo franchise come Bad Boys. L’altro punto forte di Twisters è il suo protagonista. Glen Powell è la star più in ascesa dell’anno. Merito del grande apprezzamento critico avuto nei festival autunnali grazie alla sua fantastica interpretazione in Hit Man di Richard Linkater. E naturalmente per l’inaspettato grande successo di Tutti tranne te, la rom-com dell’anno, un successo da 220 milioni di dollari. Lì aveva al suo fianco Sydney Sweeney, qui il controaltare femminile è Daisy Edgar-Jones, che con La ragazza della palude ha fatto partire bene la sua carriera USA, dopo che il pubblico delle serie l’ha adorata, insieme a Paul Mescal, in Normal People. Questa è l’occasione giusta per cementare la sua presenza nel cinema americano che conta. Lo stesso vale per chi si è trovato dietro la macchina da presa. E Lee Isaac Chung è stata decisamente una scelta azzardata da parte della Warner Bros, un regista che ha conosciuto il successo con un’opera intimista e delicata come Minari che si trova adesso alle prese con un blockbuster tutto effetti visivi, montaggio serrato e situazioni decisamente lontane da realismo del film precedente.
Cosa accade in Twisters è presto detto: Kate Cooper è una ex cacciatrice di uragani (sì, anche in questo mestiere c’è chi decide che ne ha abbastanza di farsi scompigliare i capelli). Tyler Owens è invece una star dei social, tutto azione e faccia da schiaffi. Insieme formeranno un’improbabile squadra il cui scopo è quello di prevedere la formazione degli uragani e, se possibile, cercare di limitare la loro potenza distruttrice. Ad accompagnare i nostri eroi in questa non facile impresa il candidato ai Golden Globe Anthony Ramos (Sognando a New York – In The Heights), Brandon Perea (Nope), la candidata ai Golden Globe Maura Tierney (Beautiful Boy), Sasha Lane (American Honey) e anche Superman, o meglio, il prossimo uomo di Krypton, David Corenswet.