Dal lavoro del pioniere del documentario in Sicilia, Ugo Saitta, il Taormina Film Festival ha scelto di dedicare un ampio spazio alle opere dei giovani allievi del Centro Sperimentali di Cinematografia della regione. La direttrice del CSC sede Sicilia, Costanza Quatriglio, introduce alcuni dei lavori di particolare pregio nelle giornate del 16 e del 17 luglio.
La sezione Antologia dei lavori degli studenti del CSC Sede Sicilia presenta: Fino alla fine di Beatrice Perego (2022, 24’); Sotto lo stesso tempo (2021, 71’) di Alice Malingri di Bagnolo, Naomi Kikuchi, Mariafrancesca Monsù Scolaro, Matteo Di Giandomenico, Mario Estrada Sanchez, Tito Puglielli, Gianfranco Piazza, Marta Basso, Giuliana Crociata, Calogero Venza; Africa Bianca di Filippo Foscarini e Marta Violante (2020, 23’); Parabole d’oro di Rodrigo Aguirre, Laura D’Angeli, Francesco Di Fiore, Filippo Michieli, Giuseppe Modafferi, Giusi Restifo, Antonia Stelitano, Bernadette Vespaziani Reginato e Luna Zimmermann, (2023, 57’); e Mondogatto di Naomi Kikuchi (2023, 38’).
“Non immaginavo che i lavori del CSC sede Sicilia fossero così atipici. Nel futuro del cinema Siciliano ci sono già dei giovani cineasti che sfuggono alla definizione di Denominazione di Origine Controllata, direi che sono invece veri IGP (Indicazione Geografica Protetta), una indicazione di modernità geografica alla quale noi crediamo tantissimo”, commenta il direttore artistico del Festival Marco Müller.
“Abbiamo scelto queste opere per testimoniare l’impegno del Centro Sperimentale di Cinematografia nel superare l’osservazione della realtà per esplorare territori altri, di sovvertimento del reale, nei territori dell’invenzione dei mondi possibili – spiega la direttrice Costanza Quatriglio – Le opere del primo giorno sono dedicate alla nostra storia più recente, quella della pandemia, che ha aiutato gli studenti a comprendere che le interdizioni servono solo per superare i limiti e attivare la creatività. Il secondo giorno è rivolto all’uso del materiale d’archivio, come questo interviene nel racconto del contemporaneo, ricordando che il cinema è anche un gioco e questo suo aspetto ludico è fondamentale”.