Il Taormina Film Festival celebra la sua regione con Officina Sicilia, una sezione di programma dedicata allo spettacolo della serialità più recente attraverso i momenti più significativi del made in Sicily. Le proiezioni di oggi prevedono L’arte della gioia di Valeria Golino con Tecla Insolia, Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi (nella sua smagliante versione cinematografica) e Vanina – Un vicequestore a Catania di Davide Marengo con protagonista Giusy Buscemi.
Vanina – Un vicequestore a Catania
Diretta da Davide Marengo (fresco vincitore del Ciak d’oro alla miglior serie con Un’estate fa) Vanina – Un vicequestore a Catania è una miniserie di 4 episodi tratta dai romanzi della scrittrice Cristina Cassar Scalia e andata in onda sulle rete Mediaset la scorsa primavera.
Il vicequestore Vanina Guarrasi (Giusy Buscemi), dopo una brillante carriera nell’antimafia, ha lasciato Palermo nel tentativo di sfuggire al passato ed al legame con i due uomini che ha amato di più: il padre poliziotto e l’ex fidanzato Paolo Malfitano, magistrato operativo nell’antimafia. La folle paura di rivivere certi traumi ha preso il sopravvento: e così ecco Vanina a Catania, nel nuovo ruolo alla Sezione Omicidi, sostenuta dalla stima di una nuova squadra di poliziotti. E dall’affetto degli amici.
L’arte della gioia
Presentato al Festival di Cannes 2024, L’arte della gioia è l’adattamento cinematografico di Valeria Golino dell’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (edito da Einaudi). Scritto da Golino con Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, il film in due parti, presto anche serie Tv disponibile su Sky, vede protagonista la giovane Tecla Insolia al fianco di Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi.
Nel film Modesta è una bambina nata in Sicilia il primo gennaio del 1900 da una famiglia rurale molto povera. Dopo un’infanzia drammatica e disagiata, la piccola del tutto analfabeta viene accolta nel convento di suore governato da Madre Leonora (Trinca) che la prende sotto la sua ala protettrice. A seguito di una serie di tragici eventi, Modesta (Insolia) si trasferisce a vivere nella villa della Principessa Gaia Brandiforti (Bruni Tedeschi), dove si renderà indispensabile ottenendo sempre più potere nel palazzo.
“Una storia marcatamente moderna e coraggiosa”, dice Golino del romanzo di Sapienza. Inizialmente turbata alla prima lettura dalla scabrosità del testo, la regista racconta di aver poi compreso “quanto fosse importante in questo momento storico raccogliere l’eredità di Goliarda Sapienza, straordinaria precorritrice dei tempi” in una storia che “che gioca con gli archetipi e li rompe in continuazione”.