L’horror con Lithgow e Rush, il Montenegro di Ivan Salatic e Shia LaBeouf per Mamet

Giovedì 12 giugno

HENRY JOHNSON

di David Mamet, con Shia LaBeouf, Evan Jonigkeit, Chris Bauer, genere poliziesco / drammatico, USA, 2025, 85’

Un uomo tranquillo viene arrestato. Quale sarà la sua colpa? Forse lo scopriremo. Inizia un incubo surreale, alla ricerca di una verità misteriosa. Mamet torna alla regia dopo quasi vent’anni. Porta sullo schermo la sua ultima opera teatrale per mettere al centro ancora una volta la forza della parola.

David Mamet mancava alla regia cinematografica da diciassette anni, dal Redbelt del 2008. Con Henry Johnson il regista resta legato alla drammaturgia e al palcoscenico trasformando in film la sua omonima pièce teatrale del 2023, con lo stesso cast. Un film di dialoghi, sulla verità e sulla giustizia, con un intenso Shia LaBeouf.

 

WONDROUS IS THE SILENCE OF MY MASTER – LA RINUNCIA DEL PRINCIPE

di Ivan Salatic, con Marko Pogacar, Luka Petrone, Tea Ljubesic, genere drammatico/guerra, Montenegro-Italia-Serbia-Croazia-Francia, 2025, 93’

A causa della tubercolosi, il capo di un piccolo gruppo di ribelli montenegrini del XIX secolo è costretto a spostarsi in Italia meridionale, dove il clima è migliore. Al peggiorare delle condizioni di salute, aumenta la nostalgia del suo servitore nei confronti della patria.

Un film estremamente astratto, politico, che si interroga sul significato di patria e sul vivere oggi.

THE RULE OF JENNY PEN

di James Ashcroft, con John Lithgow, Geoffrey Rush, George Henare, Ian Mune, genere horror psicologico, 2024, Nuova Zelanda, 104’

Mentre si trova in una casa di riposo, il giudice Mortensen prova a fermare un anziano psicopatico che utilizza un pupazzo per maltrattare gli altri ospiti della struttura.

Un thriller con brivido e svolte inaspettate che mette in scena un duello infernale tra Geoffrey Rush e un luciferino John Litigow.

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