La signora delle rose: “La vita senza bellezza, che cos’è?”

Catherine Frot e Pierre Pinard hanno accompagnato il film presentato in anteprima al Teatro Greco di Taormina

«La vie sans beauté, c’est quoi?».

Già, cosa sarebbe la vita senza bellezza. Lo dice Madame Eve Vernet, La signora delle rose dell’omonimo film di Pierre Pinaud, presentato in anteprima italiana al Teatro Greco al 67mo Taormina Film Festival.

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Una storia in cui si intrecciano molti temi, dalle passioni che sono motore della vita all’importanza della condivisione, fino a una riflessione sul concetto di famiglia, che in alcuni casi non è quella in cui si è nati, ma quella a cui si sceglie di appartenere.

Film delicato, nella migliore tradizione della commedia sofisticata francese, con riflessioni molto contemporanee sull’inclusività e la globalizzazione, di cui anche una fragile rosa può essere vittima.

La signora delle rose si avvale dell’interpretazione magnifica di una signora del cinema e del teatro francese, Catherine Frot, che si è molto identificata in questo personaggio.

«Negli ultimi anni mi è capitato spesso di interpretare personaggi che vanno alla ricerca dell’eccellenza nelle proprie passioni. È stato così ne La cuoca del presidente, in Marguerite, e anche Eve de La signora delle rose ha la stessa ossessione. Credo sia perché anche io, nel mio lavoro di attrice, ho sempre cercato di fare la stessa cosa».

Passione, è senz’altro questa la parola chiave di questo film, quella che ha spinto il regista Pierre Pinard a raccontare questa storia partendo dalle rose.

«Sono cresciuto in campagna, sin da bambino ho avuto un rapporto molto diretto con la natura e ho cominciato ad amare i fiori, imparando io stesso a piantarli e curarli. Ho voluto trasmettere tutto questo in un film, in cui ci sono alcuni elementi fondamentali. Uno è certamente la calma che infonde l’essere immersi in una situazione ideale, lontano dalla città, dedicata alla cura e alla crescita di qualcosa. L’altro è il tempo, quello necessario per creare qualcosa di unico ed eccezionale».

Per riuscirvi, anche Pinard si è preso quello giusto, soprattutto per mettere insieme la famiglia da affiancare a Catherine Frot.

«Era importante che si creasse la giusta atmosfera sul set» ci ha detto ancora il regista. «Dei tre, solo Fatsah Bouyahmed è un attore professionista, e l’ho scelto perché avevo bisogno di un interprete con la sua sensibilità. Marie Petiot e Melan Omerta sono invece degli esordienti, li ho scelti apposta, perché volevo avere da entrambi la spontaneità della prima volta che anche i loro personaggi devono avere».

La signora delle rose uscirà nelle sale italiane nell’autunno del 2021 distribuito da I Wonder Pictures.

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