Film del giorno: La svolta e Esterno giorno

In questa pagina:

  • La svolta
  • Esterno giorno

 

LA SVOLTA di Riccardo Antonaroli

Fuori concorso

Al Cinema Lux 2 ore 15:00

Spaventato dal mondo e da sé stesso, Ludovico vive rintanato nel vecchio appartamento della nonna, cullando sogni che crede irrealizzabili. Una notte come tante, però, il mondo lo viene a trovare e si insedia a casa sua. Il suo nome è Jack, ha la stessa età di Ludovico, e un carattere opposto: duro, determinato, forse criminale. La convivenza forzata di due personalità agli antipodi si trasforma per entrambi in un percorso d’iniziazione verso l’età adulta, alla scoperta dei rispettivi caratteri, in un’alternanza di comico e drammatico, gioia e dolore. E quando la realtà presenta il conto, Ludovico e Jack saranno costretti ad affrontarla, forti di una nuova consapevolezza e un insperato coraggio.

Dopo il primo corto Cani di razza (2017), Riccardo Antonaroli firma il suo primo lungometraggio con La svolta . «Il film si muove tra i generi, è un “road movie da fermo”, dove gli eventi si susseguono come cambi di paesaggio – racconta il regista-  È il viaggio di due solitudini che per caso si incontrano e si scontrano, dando vita a un percorso di formazione accelerato che entrambi i protagonisti saranno costretti a vivere loro malgrado. Tra un sorriso e una lacrima, Jack e Ludovico, coetanei dalle esistenze e dai caratteri diametralmente opposti, dovranno fare i conti con un universo criminale sgangherato e feroce, abitato da cattivi dalle debolezze palesi, vittime del loro orgoglio e della loro follia. E se non è difficile scorgere nel Sorpasso la principale fonte d’ispirazione del film, le numerose citazioni disseminate qua e là nella casa dei protagonisti vogliono essere un affettuoso omaggio al cinema di genere».

 

ESTERNO GIORNO di Luca Rea

Fuori Concorso – Sezione L’incanto

Al Cinema Massimo 3 ore 15:00

Scritto da Luca Rea e Gida Salvino con la collaborazione di Luca Rosini Produzione: Rai Movie Produttore esecutivo: Gianluca Russo Cura: Alessandra Sergola e Katia Nobbio Montaggio: Claudio Busato e Yael Leibel 

Autore di diversi documentari basati sul recupero di materiali di repertorio, tra cui, proprio quest’anno, Django & Django, presentato alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in selezione ufficiale, fuori concorso, Luca Rea si è addentrato stavolta nei meandri del cinema. Partendo da una semplice domanda, “Perché si fa il cinema? Qual è la molla che scatta e spinge a tentare un’impresa impossibile tanto quanto trasportare una nave sul sommo di una montagna?”. Il regista ha cercato di approfondire un mondo che conosce bene coinvolgendo chi lo frequenta da anni: Jasmine Trinca, Valerio Mastandrea, Saverio Costanzo e Domenico Procacci. Quattro volti e quattro voci che si svelano autenticamente, raccontando l’incontro – o forse meglio, lo scontro – con la settima arte. In altre parole, il momento in cui è scoccata quella scintilla che li ha portati sulla strada esaltante e accidentata del cinema. Un’attrice e un attore, un produttore e un regista raccontano quattro percorsi molto diversi, ma uniti da un minimo comune denominatore, la passione per il cinema. 

Girato durante il lockdown, Esterno giorno è stato interamente realizzato all’aperto, sulle terrazze. «L’idea è nata nel periodo del lockdown, quando eravamo tutti chiusi in casa – spiega Rea –  non potevamo andare al cinema e le terrazze erano il nostro unico affaccio sul mondo. Per questo abbiamo voluto raccontare all’aperto perché e come si fa il cinema. E anche perché noi una risposta certa non siamo riusciti a individuarla e allora abbiamo pensato di farcelo raccontare da quattro cineasti: un’attrice e un attore, un regista e un produttore. Raccontarcelo, ma non in solitaria e non in una stanza, contaminandosi invece con i rumori della città, il vento e il sole addosso. Raccontarcelo e raccontare la vita, perché questo è il cinema: vita. Ne è venuta fuori una sorta di istantanea dello stato del cinema italiano narrata da un punto di vista ben preciso. Per scoprire che portare una nave su una montagna si può, e non solo sul set».  

Add to Collection

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.