Il via con Le coeur noir des forêts e Le monde après nous

IN QUESTA PAGINA:

1) Le coeur noir des forêts (2021) 
2) Le monde après nous (2021)

La storia complessa e difficile di un sedicenne del belga Serge Mirzabekiantz e quella di un giovane scrittore in difficoltà del francese Louda Ben Salah-Cazanas aprono la sezione Fuori concorso del TFF. Entrambi esordienti nel lungometraggio, i due registi hanno scelto di raccontare le difficoltà delle vite giovani, costrette spesso a fare i conti con un’età adulta che hanno dovuto imparare a conoscere troppo presto.  

Le coeur noir des forêts

Nella categoria “Fuori concorso/Surprise”, “Le coeur noir des forêts”, presentato in prima mondiale e in concorso nazionale al Brussels International Film Festival, è il primo lungometraggio del regista belga Serge Mirzabekiantz , già autore di cortometraggi, come Loin de Yeux (2003) realizzato per il diploma, One (2007) e La faveur de moineaux (2013).
Il film è incentrato sulla storia del sedicenne Nikolaï  che vive tra famiglie affidatarie e altre che semplicemente lo ospitano: solo  e perseguitato dalle motivazioni che hanno portato al suo abbandono, sogna di avere una famiglia tutta sua e quando incontra  la quindicenne Camille, affascinante,  sfacciata e sola come lui, la convince ad andare a vivere insieme nella foresta. Nikolaï e Camille, figli perduti in cerca d’amore, si alleeranno per ricreare ciò che più manca loro: una famiglia. La storia si svolge in tre parti, concentrandosi prima sul punto di vista di Nikolaï , poi su quello di Camille e, infine, su un punto di vista narrativo più ampio. Partendo da una tematica cinematografica piuttosto classica, Serge Mirzabekiantz offre una variazione personale e ammaliante della genitorialità adolescenziale, immergendo la giovane coppia nel cuore di una foresta che assume un duplice significato: una favola che può diventare un incubo.  “Questa è la storia di due persone sole che si incontrano, condividendo desideri ambigui intrecciati tra le ombre della natura, di una foresta che, negli angoli più bui, mette in dubbio paure, fantasie e segreti – ha spiegato il regista – Questa è la storia di una nascita”.

 

Le monde après nous

Le monde après nous” del regista francese Louda Ben Salah-Cazanas, il primo lungometraggio del regista, autore di cortometraggi come Beau(x) regard(s) (2013), #pouralex (2015) e Geneva (2018), selezionato al Festival di Clermont-Ferrand. Labidi è un giovane scrittore in difficoltà, illuso dal successo di un suo racconto e ora impegnato a cercare di farsi pubblicare il primo romanzo. Diviso fra Parigi, dove si è trasferito, e Lione, dove abitano i genitori proprietari di un bar, vive in una piccola stanza con il migliore amico Aleksei e tira avanti consegnando cibo a domicilio, ma quando conoscerà la studentessa Elisa  finirà per fare scelte sbagliate e per sacrificare la scrittura.
Al suo debutto nel lungometraggio, il regista Louda Ben Salah-Cazanas affronta i temi classici del cinema francese della Nouvelle Vague con un fascino disinvolto e un tocco sicuro. È riuscito a creare un delizioso ritratto di una generazione moderna,  persone con e senza un background migratorio che vagano nella loro vita quotidiana, tra il guadagno e la realizzazione dei loro obiettivi artistici, tra l’intimità e il distacco, tra la nonchalance e la disperazione, il tutto mentre fumano  una sigaretta dopo l’altra.
Con “Le monde après nous,” Louda Ben Salah-Cazanas dichiara di aver voluto realizzare un film che fosse vicino ai personaggi, cercando in qualche modo di entrare nelle loro teste e di immedesimarsi nelle loro disavventure. «Ho voluto rappresentare in maniera chiara la vita di molti giovani parigini, ma anche mostrare come l’unica cosa inevitabile della vita siano i sogni che proiettiamo su noi stessi – ha dichiarato – Questo film parla della transizione verso l’età adulta, quando ci si rende conto che la realtà e il presente sono più importanti delle fantasie”.

Claudia Formicola

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