IN QUESTA PAGINA
- MEMORY WORK – L’ESTETICA RESISTENTE NELL’OPERA DI HADJITHOMAS & JOREIGE
- MEMORY BOX (2021)
- KHIAM 2000-2007 (2008)
- JE VEUX VOIR (2008)
- THE LEBANESE ROCKET SOCIETY (2012)
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige sono la coppia di filmmaker e artisti libanesi al centro della scena internazionale degli ultimi vent’anni tra schermi cinematografici, installazioni, esposizioni, foto, testi e performance. Il Torino Film Festival dedica loro una Personale completa curata dal critico cinematografico Massimo Causo, oltre all’anteprima italiana di Memory Box (distribuito da Movies Inspired), ad una serie di proiezioni dedicate alla loro intera filmografia e all’insieme dei cortometraggi che sono parte integrate del loro cammino. Da sempre concentrati sul racconto dello spazio fisico e ideale del Libano, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, che saranno presenti oggi a Torino per accompagnare la loro Personale con una masterclass, hanno fatto delle loro opere un atto di resistenza della memoria contro l’oblio a cui sembrano essere destinati luoghi, persone ed eventi. «Come filmmaker e artisti creiamo senza avere necessariamente l’audience in mente – affermano Joana Hadjithomas e Khalil Joreige -, ma creiamo per “l’altro”, con la speranza di un incontro, il desiderio e la necessità di una condivisione poetica e politica, e un interrogarsi comune». Dalla fine degli ’90 a oggi si sono affermati nel campo artistico divenendo tra le figure più avanzate nella riflessione sul rapporto tra storia collettiva e storie individuali, immaginario del loro paese e immaginario dell’umanità. Come registi hanno diretto numerosi film che alternano, e spesso sovrappongono, documentario e finzione, tutti capaci di materializzare il tema della memoria e tutti accolti con successo nei principali festival internazionali.
MEMORY WORK L’ESTETICA RESISTENTE NELL’OPERA DI HADJITHOMAS & JOREIGE
Ore 14.30 Cinema Massimo 3
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno protagonisti di una masterclass moderata da Massimo Causo per raccontare la riflessione, concreta e teorica, che caratterizza la loro opera. I due artisti, che da sempre lavorano sul rapporto che tiene insieme memoria e presente, converseranno sulla loro produzione artistica e filmica portata come testimonianza di una inalienabile resistenza umana e civile al trascorrere della storia attraverso spazi urbani e realtà individuali. Alla masterclass parteciperanno anche la curatrice, scrittrice e storica dell’arte Carolyn Christov – Bacargiev e Rosita Di Peri, professore associato in scienze politiche e relazioni internazionali all’Università di Torino.
MEMORY BOX
Ore 11.30 Cinema Lux 2 e 3
Presentato in Concorso alla Berlinale 2021, Memory Box è un film capace di comporre immagini, suoni e parole che restituiscono dignità umana alle macerie della guerra civile libanese. Nel film Maia e sua figlia Alex il giorno di Natale ricevono un misterioso pacco proveniente da Beirut, contenente quaderni, cassette, fotografie e un’intera corrispondenza che la madre da ragazza aveva spedito da Beirut alla sua migliore amica rifugiatasi a Parigi per fuggire dalla guerra civile. Maia rifiuta di affrontare quel passato, ma Alex vi si immerge di nascosto e scopre così, tra fantasmi e realtà, l’adolescenza tumultuosa e appassionata e i segreti ben custoditi della madre durante gli anni Ottanta. Memory Box sarà distribuito in Italia da Movies Inspired.
KHIAM 2000-2007 (2008)
Ore 20.00 Cinema Massimo 3
Khiam è una zona creata nel 1985 all’interno dell’area occupata da Israele in cui non esistevano né diritti né regole. Nel 1999, mentre il Sud del Libano era ancora occupato e non esistevano immagini di questo campo di detenzione, sei prigionieri appena liberati hanno raccontato la loro tragica esperienza e l’attività artistica praticata clandestinamente, come azione di resistenza e sopravvivenza. Nel maggio 2000 il campo di Khiam è stato smantellato e trasformato in un museo e, durante la guerra nel luglio 2006, è stato definitivamente distrutto. Otto anni dopo, i sei prigionieri tornano a ricordare la liberazione e poi la distruzione del campo. «Basandosi sulla testimonianza di sei prigionieri liberati – spiegano i registi Hadjithomas e Joreige -, il film è una sorta di esperimento sulla narrazione, sui modi in cui l’immagine può essere costruita, attraverso il discorso, sui principi dell’evocazione. I sei ex detenuti ricordano il campo e narrano come sono stati in grado di sopravvivere e, cosa ancora più importante, di resistere. Attraverso la loro testimonianza, si pone una domanda sul tempo e sullo spazio e, soprattutto, sulla necessità di creare opere d’arte».
JE VEUX VOIR (2008)
Ore 9.15 Cinema Massimo 3
Nel luglio 2006 in Libano scoppia un’altra guerra. In una situazione a tal punto disperata i registi Hadjithomas e Joreige si chiedono cosa possa fare il cinema. Così decidono di portare a Beirut un’attrice icona del cinema, Catherine Deneuve, per farla incontrare con il loro attore preferito, Rabih Mroue. Insieme a loro guideranno attraverso le regioni devastate dal conflitto per cercare di ritrovare quella bellezza che i loro occhi non riescono più a percepire. È l’inizio di un’avventura imprevedibile e inaspettata.
THE LEBANESE ROCKET SOCIETY (2012)
Ore 20.30 Cinema Massimo 3
Tra il 1960 al 1966, all’apice del panarabismo, in piena guerra fredda, in Libano fu intrapreso un ambizioso progetto spaziale. Più di dieci razzi Cedar a combustibile solido furono lanciati dalle colline che circondano Beirut da un gruppo di scienziati, studenti dell’Università di Haigazan ed esperti dell’esercito, guidato da Manoug Manougian e chiamato: The Libanese Rocket Society. Il progetto non aveva carattere militare ed era finalizzato alla promozione della scienza e della ricerca. La sconfitta araba del 1967 pose fine all’iniziativa. Oggi i documenti, le foto e i filmati relativi al progetto spaziale sono quasi scomparsi ed è come se quella insolita ed eroica avventura, all’epoca sulle prime pagine dei giornali, fosse stata rimossa. Hadjithomas e Joreige la ripercorrono come l’aneddoto di una storia tenuta segreta.
