La fattoria Graham, quella su Willow Road, la conosco tutti in città. Della famiglia sono rimasti a vivere lì Josiah e suo figlio più giovane Thomas, ma dopo vent’anni sono tornati sotto lo stesso tetto. anche i figli maggiori Eli e Mary. La ragione ufficiale è quella di vendere finalmente la fattoria, ma in realtà per fare i conti con i terribili fatti accaduti tra quelle mura e che Josiah sta vivendo nuovamente sotto forma di disturbanti visioni.
Una delle tendenze più interessanti dell’horror contemporaneo è quella di mettere l’istituzione familiare come effettivo terrificante elemento e perno della narrazione. Lo si è visto, in forma addirittura sin troppo esplicita, nella serie Netflix Hill House. Ma più volte negli ultimi anni il genere ha raccontato storie in cui il nucleo familiare ha terribili segreti tenuti nascosti dall’ipocrisia e dal silenzio.
Come ha dichiarato lo stesso regista Vincent Grashaw, What Josiah Saw “si fonda sul concetto che non possiamo fuggire dal nostro passato o dai traumatici ricordi che albergano nelle nostre menti. Ho sempre trovato stimolante avorare su progetti che in qualche modo mi intimidiscono e che trattano argomenti solitamente considerati taboo.
In questo caso mi affascinava particolarmente esplorare il potere della religione e come questo potere possa essere utilizzato per manipolare quelle persone più vulnerabili psicologicamente”.
Un elemento che accomuna il film ha un altro prodotto seriale firmato da Mike Flanagan , Midnight Mass, ma andando a scorrere un’ideale antologia del cinema ad alta tensione di questi ultimi anni, la presenza di una figura ecclesiastica è ricorrente e molto spesso inquietante. Proprio ne Le stanze di Rol del 2020 era presente un film non dissimile per temi e tensioni, l’ottimo The Dark and the Wicked, che non poche notti insonni ha fatto passare al suo pubblico.
What Josiah Saw ha un cast ricco i cui due interpreti principali, che interpretano rispettivamente Josiah e Thomas, Robert Patrick e Nick Stahl, hanno entrambi fatto parte della saga di Terminator, il primo nei panni dell’inesorabile cyborg fluido T-1000 in Terminator 2 di James Cameron, il secondo come John Connor in Terminator 3.
Attorno a loro troviamo Scott Haze, visto da poco nell’horror prodotto da Guillermo Del Toro Antlers, Tony Hale e Kelli Garner, quest’ultimo ricordata dagli appassionati di serie televisive ricorderanno come una delle quattro hostess dello sfortunato show Pan Am.
