Al via la Personale dedicata a Carlos Vermut

“Carlos Vermut è la ultima grande rivelazione del cinema spagnolo”, parola di Pedro Almodóvar. “Un amico, un regista che ammiro da sempre”, al quale Hollywood Reporter e altri lo hanno paragonato in occasione della sua ultima partecipazione al Toronto Film Festival, nel 2018. Ma sono molte di più le sfumature del cinema di Carlos López del Rey, in arte ‘Vermut’ (il vino aromatizzato torinese tanto apprezzato nella natia Madrid), filmmaker che quest’anno partecipa al TFF come giurato della sezione Crazies e come protagonista di una Personale più che antologica.

Dopo la presentazione del suo ultimo Mantícora, il programma dello speciale omaggio riservatogli prevede la proiezione di tutti i suoi precedenti tre film, a partire dal Diamond Flash culto sotterraneo distribuito principalmente tramite internet con cui esordì nel 2011, per proseguire con il Magical Girl nominato ai Goya e vincitore della Concha de Oro e de Plata al Festival di San Sebastián del 2014. Il film capace di folgorare Almodóvar, entusiasta del “dominio insolito dell’ellisse” del collega, riconosciuto come capace di sorprendere “a ogni cambio di scena”. A chiudere, il Quién te cantará al quale si faceva riferimento inizialmente.

Come nelle altre cinque sezioni in cui è diviso il Fuori Concorso di quest’anno (Favolacce, Ritratti e paesaggi, Dei conflitti e delle idee, Torinofilmlab e Fedeli alla linea), l’intento è quello di scoprire un cinema nuovo, le nuove idee che degli autori – purtroppo – meno visibili possono suggerire agli spettatori. E in questo senso la scelta del Torino Film Festival di un cineasta contemporaneo come Vermut, in grado di capire e segnare lo spirito del nostro tempo, appare davvero perfetta.

Influenzato dall’Altman di Tre donne (almeno per Chi canterà per te), e avvicinato – per tematiche e messa in scena – a Tarantino quanto a Bergman, a Lang quanto a De La Iglesia, a Cronenberg quanto a Fassbinder, l’artista nato dalle illustrazioni della Escuela de Arte numero diez di Madrid e sulle pagine di El Mundo, dopo i primi passi come autore di fumetti e regista di apprezzati cortometraggi (Maquetas, Michirones, Don Pepe Popi) è oggi una figura che “intreccia umori pulp in intricate trame da soap opera”, “in grado di cogliere i paradossi, le radici del passato che asfissiano il presente, i desideri che confliggono con il comune senso della morale, la sofferenza e la necessità dei legami e dei rapporti di potere”.

 

Questi i film della Personale Carlos Vermut
(in ordine di programmazione)

MANTÍCORA / MANTICORE
(Spagna, 2022, DCP, 115′)
Tra Lang e Cronenberg, un mélo che comincia con un incendio ma si congela in perturbanti geometrie. L’amore è più freddo della morte.

DIAMOND FLASH
(Spagna, 2011, DCP, 128′)
Dal fumetto ai corti, e finalmente al lungo: Vermut esordisce con un intreccio impossibile tra il pulp e la telenovela.

MAGICAL GIRL
(Spagna/Francia, 2014, DCP, 127′)
Vincitore al festival di San Sebastian, amato da Pedro Almodóvar, un noir angosciante e laconico, un gioco a incastri che non lascia scampo.

QUIÉN TE CANTARÁ / Tit.it.: CHI CANTERÀ PER TE
(Spagna/Francia, 2018, DCP, 125′)
Eva dentro Eva: una cantante che perde la memoria, una fan che prova a ricordarle cosa significa essere sé stessa.

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