Back to life: I restauri di Wertmuller, Soldi e Olmi

Lunedì 28 novembre la sezione Back to Life  del Torino Film Festival riporta alla luce, in versione restaurata, tre lungometraggi: il mediometraggio Polsi sottili (1985) di Giancarlo Soldi (ore 15.30 al Cinema Massimo), È una domenica sera di novembre (1981), doc di Lina Wertmüller sul terremoto in Irpinia del 1980 (in proiezione al Cinema Massimo, ore 18.30) e, nella stessa sala alle ore 21.30, il film di Ermanno Olmi I recuperanti (1969), sugli omonimi lavoratori dell’altipiano d’Asiago.

Polsi sottili

Italia, 1985. Regia Giancarlo Soldi. Interpreti Stefania Casini, Mariella Valentini, Andrea Perrone, Paolo Ciarchi. Durata 50’.

Premio per il Miglior soggetto alla rassegna Filmmaker di Milano, Polsi sottili è l’interessante mediometraggio d’esordio del regista e sceneggiatore Giancarlo Soldi (tra i suoi successivi film, Nero, scritto col papà di Dylan Dog Tiziano Sclavi e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1992). In Polsi sottili, Soldi ci presenta le storie di tre personaggi, Illi, una ragazza capace di modificare il tempo atmosferico con i propri cambiamenti d’umore, il distratto avvocato Vela e Nicki, un ragazzo che si diverte a scalare palazzi.

È una domenica sera di novembre

Italia, 1981. Regia Lina Wertmüller. Durata 2h e 1’.

A un anno dal sisma che il 23 novembre 1980 colpisce l’Irpinia, la regista Lina Wertüller (tra i grandi nomi della nostra commedia con titoli come Mimì metallurgico ferito nell’onore e Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto) realizza per la Rai il documentario È una domenica sera di novembre, dove ripercorre i tragici fatti avvenuti, per focalizzarsi sull’andamento dei lavori di ricostruzione e il punto di vista di sopravvissuti e soccorritori.

Ma il film spazia oltre la cronaca, diventando analisi e riflessione (drammaticamente attuale) sullo stato dell’Italia Meridionale tutta, con l’apporto del sociologo Domenico De Masi in veste di consulente e le letture, da parte della stessa Wertmüller e dell’attrice Piera Degli Esposti, dei commenti di scrittori, giornalisti e intellettuali come Alberto Moravia, Carlo Levi, Furio Colombo, Alberto Ronchey e Giampaolo Pansa, nonché dei brani di Plinio il Giovane, Leonardo Da Vinci, Johann Wolfgang Goethe, Giacomo Leopardi. Chiude il doc una testimonianza d’eccezione, quella del grande regista italoamericano Martin Scorsese.

I recuperanti

Italia, 1969. Regia Ermanno Olmi. Durata 1h e 41’.

Andato in onda per la prima volta sul Programma nazionale il 29 marzo 1970, anticipando di sette anni le trasmissioni a colori in Rai, il film I recuperanti di Ermanno Olmi torna restaurato in 4k al Torino Film Festival, presentato da Rai Cinema e Rai Teche (che ha curato il restauro con la Fondazione Cineteca di Bologna a partire dai negativi di scena e dal suono originali).

Al centro, i montanari dell’altipiano di Asiago (interpretati da attori non professionisti del posto), terra dello scrittore Mario Rigoni Stern, che firma il soggetto del film e ne realizza la sceneggiatura assieme al critico cinematografico Tullio Kezich. Ed è la terra in cui, dopo la fine della Prima guerra mondiale, nascono i “recuperanti”, che, rimasti privi di lavoro, si danno alla pericolosa ricerca di armi, proiettili inesplosi e granate intatte ancora sottoterra, da rivendere per racimolare qualche soldo. Guerra, povertà e mancanza di lavoro s’intrecciavano drammaticamente già allora.

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