Una sala gremita, tanti applausi, un tema molto pop e un’introduzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio al presidente del Museo Nazionale del Cinema, Enzo Ghigo, e al direttore del Torino Film Festival, Steve Della Casa. «Sono lieto di far giungere il mio saluto al Torino Film Festival, giunto quest’anno al ragguardevole traguardo della quarantesima edizione. Nato dalla felice intuizione di Gianni Rondolino e Ansano Giannarelli, il Torino Film Festival si presenta nell’odierna edizione con elementi di continuità ideale con gli intenti dei fondatori, ma anche con novità importanti, capaci di attrarre fasce sempre più larghe di spettatori, in particolare i più giovani – scrive Mattarella – Si tratta di un Festival diffuso che intende coinvolgere l’intera città, restituendo centralità alle sale cinematografiche, oggi attraversate da difficoltà. E che contribuirà a rilanciare l’universo del cinema, che va inteso non solo come rilevante fenomeno culturale, ma anche come momento di aggregazione sociale, risorsa preziosa soprattutto dopo la lunga e dolorosa stagione del Covid. Invio dunque un augurio cordiale perché il Festival rappresenti un’occasione di crescita culturale, sociale e civile. Buon Festival a tutti».
Beatles vs Rolling Stones
Beatles o Rolling Stones? Il direttore del TFF Steve Della Casa ha scelto di inaugurare il suo Festival con una cerimonia diversa, in cui il cinema si è sposato con la musica. A parlarne con lui al teatro Regio oltre alla madrina Pilar Fogliati, anche tanti ospiti: Francesco De Gregori, Malcom McDowell, Vincenzo Mollica, Noemi, David Grieco e Samuel dei Subsonica.
A ciascuno il proprio ricordo. «I Beatles sono stati il primo amore, perché i Rolling Stones sono arrivati dopo – ricorda De Gregori in collegamento – La mia canzone preferita era Michelle, perché mi ricordava un po’ alcune canzoni napoletane, una melodia napoletana. Per i Rolling Stones da rockettaro amavo Jumpin Jack Flash, era difficile resistere a quel tipo di suono e interpretazione. Ho visto recentemente su una piattaforma il documentario Get Back, con immagini anche rubate con sapienza».
