Comunisti e Ok boomer!, le grandi utopie tra passato e presente

  • IN QUESTA PAGINA:
  • Comunisti di Davide Crudetti
  • Ok, boomer di Andrea Gropplero di Troppenburg e Gianfranco Pannone

Per la sezione fuori concorso Dei Conflitti e delle Idee, il 40° Torino Film Festival propone lunedì 28 novembre i documentari Comunisti di Davide Crudetti e Ok boomer di Andrea Gropplero di Troppenburg e Gianfranco Pannone, in un unico evento al Cinema Romano (ore 15.30). Per riflettere da due prospettive e generazioni diverse sull’eredità delle utopie socialiste e comuniste che hanno attraversato e segnato il Novecento per riverberarsi ancora, malgrado tutto, sul presente e sulle sue gravi criticità irrisolte.

Comunisti 

Italia, 2022. Regia Davide Crudetti. Durata 20’.

«Il 1991 è l’anno in cui sono nato io e l’anno in cui in Italia il comunismo è morto. I miei genitori erano comunisti. E io? Io che cosa sono?». Da questo interrogativo storico-esistenziale prende le mosse il documentario breve di Davide Crudetti (Mingong, Tutti i nostri affanni, Qui non c’è niente di speciale), prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e distribuito da Tiny Distribution. Venuto al mondo nell’anno in cui veniva sciolto il Partito Comunista Italiano, il regista segue le tracce pubbliche e private di quel grande sogno di cambiamento della società, per dare una risposta allo spaesamento di una generazione, la sua, ancora incerta su come definirsi.

«È la storia di un’eredità politica», spiega il regista, «ma anche e soprattutto emotiva, che i miei genitori lasciano a me, dentro una scatola piena di album di famiglia e VHS, e che la Storia con la S maiuscola lascia a quest’epoca». Un modo per conoscere meglio i propri genitori e le idee in cui hanno creduto, ma anche per capire «cosa ci faccio con i pezzi di quel sogno che mi sono rimasti sulle spalle, che pesano, che in un mondo che va esattamente dalla parte opposta». Un percorso difficile ma necessario, «perché se, come dicono molti, a trent’anni bisogna iniziare a costruire, io penso che prima di iniziare a costruire c’è da capire chi si è».

Ok boomer!

Italia, 2022. Regia Andrea Gropplero di Troppenburg e Gianfranco Pannone. Durata 1h e 17’.

Ok, boomer” è la battuta usata dai giovani attivisti dei Fridays For Future capitanati da Greta Thunberg per liquidare i rappresentanti, nati durante il boom economico del Secondo Dopogeurra, di una classe dirigente ritenuta non solo inadeguata ad affrontare le grandi emergenze di oggi (a partire da quella climatica) ma corresponsabile di esse. Ed è questa battuta che dà emblematicamente il titolo al doc di Andrea Gropplero di Troppenburg e Gianfranco Pannone, prodotto da Si Produzioni e Luce Cinecittà.

Tutto comincia quando Pannone, durante la quarantena imposta dalla pandemia di Codiv-19, ritrova una cassetta video8 con un filmato girato a Berlino, al tempo della demolizione del famigerato Muro che divideva la città. È l’inizio di un viaggio nella memoria personale e collettiva insieme all’amico ed ex compagno di studi al Centro sperimentale di cinematografia Gropplero di Troppenburg, anche lui con Pannone protagonista di quel vecchio video.

I due boomer di formazione marxista, diventati l’uno cattolico del dissenso e l’altro anticapitalista situazionista, dialogano così sull’ultimo trentennio trascorso, tra materiali reperiti in rete, confronti con le giovani figlie e con Diletta, che accompagnò i due in quel viaggio berlinese sui resti di un’epoca.

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