Corsini interpreta A Blomberg Y Maciel e N’en Parlons Plus

Tra Algeria, Francia e Argentina, le sezioni del Concorso documentari portano in un viaggio attraverso popoli e radici

Concorso documentari

IN QUESTA PAGINA:

  • Corsini interpreta A Blomberg Y Maciel di Mariano Llinás (Concorso documentari internazionali)
  • N’en Parlons Plus di Cecile Khindria e Vittorio Moroni (concorso documentari italiani)

Corsini interpreta A Blomberg Y Maciel

di Mariano Llinás (Argentina, 2021, DCP, 100′)

Mariano Llínas (La Flor) realizza un film sull’Argentina e su un suo eroe – o forse un dittatore. Il tango, il cantante, il poeta e il compositore sono i personaggi di questo documentario su un popolo, la sua storia e la musica che lo ha accompagnato.

Corsini interpreta a Blomberg y Macie

Sinossi

Un gruppo di persone si raduna in una vecchia casa nel quartiere di San Telmo, a Buenos Aires, per registrare di nuovo un album che conoscono alla perfezione. In questo contesto familiare, un eroe in particolare sarà celebrato: Ignacio Corsini, il più grande cantante argentino. Al tempo stesso, però, come una nebbia che sale piano, il passato di sangue della città fa di tutto per mostrarsi. In mezzo alla foschia, inaccessibile e fantastica, emerge dunque Rosas, il tiranno. Anche se è certo che per qualcuno non si tratta di un tiranno.

Questo film affonda le sue radici nella comune ossessione per un album che, edito nel 1969, raccoglie il “Cancionier federal” scritto dal poeta Hector Pedro Blomberg e composto dal chitarrista Enrique Maciel – dice il regista Mariano LlinásRegistrato interamente da Ignacio Corsini presso gli Odeón Studios, tra il 1929 e il 1939, il canzoniere forma il corpo centrale dell’opera del cosiddetto caballero cantor e comprende i brani che lo hanno reso famoso. […] Il 9 luglio 2021 un gruppo di musicisti e artisti si propone di ricreare quei brani, in cui eroine anonime e amori furtivi attraversano la pampa selvaggia mentre i soldati, nelle pulperías, sospirano d’amore”.


N’en Parlons Plus

di Cecile Khindria, Vittorio Moroni (Francia/Italia, 2022, DCP, 76′)

N’en Parlons Plus è un viaggio alla ricerca delle proprie radici. E di una pagina dimenticata del conflitto tra Francia e Algeria. Opera prima della giornalista Cecile Khindria e del documentarista Vittorio Moroni (Sulle tracce del gatto, 2004; Le vacanze di Licu, 2006; Eva e Adamo, 2008).

N’en Parlons Plus

Sinossi

Non ne parliamo più – L’inferno a cui siamo sopravvissuti vede Sarah, madre trentenne, decidere di rompere l’omertà imposta dal padre sul passato della sua famiglia. Durante la guerra d’Algeria, suo nonno ha combattuto a fianco dei francesi contro l’indipendenza del suo popolo. Quando la Francia perde, l’intera famiglia fugge a Marsiglia, ma, invece di essere accolta, viene rinchiusa in un campo. È qui che inizia il viaggio di Sarah, la sua ricerca ci svela ciò che la Francia ha cercato di tenere nascosto per decenni.

Quest’anno ricorre il 60° anniversario della fine della guerra d’Algeria – spiegano i registi – e per la prima volta un presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto scusa, di persona e con l’emanazione di una nuova legge, agli harkis, quegli algerini che hanno combattuto a fianco dei francesi prima di essere traditi da questi ultimi alla fine della guerra: respinti, internati o abbandonati a un tragico destino insieme con le proprie famiglie. Ma perché questi algerini hanno scelto di combattere contro l’indipendenza del proprio popolo?

L’unico modo che conosciamo per interrogarci sul destino e sul significato del continente in cui viviamo, che si sta faticosamente costruendo, l’Europa, è quello di usare il nostro mestiere, il nostro sguardo, la nostra telecamera, e spingerla negli angoli più controversi e meno conosciuti della Storia recente.

Il nostro film N’en parlons plus (Non ne parliamo più) fa proprio questo, si concentra su una parte della storia della Francia che è ancora largamente ignorata. Una vergogna che il Paese ha preferito dimenticare. Una vergogna che il governo francese ha impiegato decenni per affrontare”.

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