Film in concorso: Rodeo di Lola Quivoron e Unrest di Cyril Schäublin

IN QUESTA PAGINA:

  • Rodeo di Lola Quivoron
  • Unrest di Cyril Schäublin

 

RODEO

Direttamente da Un Certain Regard del Festival di Cannes 2022, dove ha vinto il premio Coup de Coeur ed è stato selezionato per la Queer Palm, Rodeo è l’opera prima di Lola Quivoron che vede come protagonista Julie Ledru nei panni di Julia, giovane donna che vive in alloggi sociali, ha un pessimo rapporto con la madre ed è appassionata di motocross, tanto da fingersi acquirente di moto sui siti web di shopping, solo per poterle cavalcare nei giri di prova. Questa passione la fa ben presto entrare nel frenetico mondo dei “Rodei” urbani, raduni illeciti in cui i motociclisti mostrano le loro moto e le loro ultime audaci acrobazie. Dopo un incontro casuale a un Rodeo, Julia è coinvolta in una gang clandestina e, volendo mettersi alla prova con i membri del gruppo, affronta una serie di richieste crescenti che potrebbero sia distruggerla, sia farle trovare posto in questa pericolosa comunità.

Francia, 2022, regia Lola Quivoron, con Julie LEDRU, Yanis LAFKI, Antonia BURESI, Cody SCHROEDER, Louis SOTTON, Junior CORREIA, Ahmed HAMDI, Dave NSAMAN, Mustapha DIANKA, Mohamed BETTAHAR, Chris MAKODI, Gianni CAIRA, Quentin ARIZZI, Brice STRAEHLI, Sébastien SCHROEDER Durata 110′


UNREST

«Mia nonna produceva il cuore meccanico dell’orologio, il cosiddetto “Unrueh” (Unrest in inglese) o bilanciere, così come molte altre donne della mia famiglia che lavoravano in una fabbrica di orologi svizzera nel XIX e XX secolo», ha spiegato il regista Cyril Schäublin parlando di Unrest, sua opera seconda dopo Dene wos guet geit / Those who are fine (2017), con cui aveva debuttato al Festival di Locarno, «Volevo narrare il loro lavoro e il tempo che hanno trascorso nelle fabbriche in un film, per portare alla nostra attenzione la storia del movimento degli orologiai anarchici del XIX secolo. Le loro idee per riconsiderare come organizziamo le nostre società, come collaboriamo nella produzione delle cose e come ci impegniamo nel mutuo aiuto meritano di essere riviste». Per farlo racconta la vicenda di Josephine (Clara Gostynski), giovane operaia, che produce il bilanciere che oscilla nel cuore dell’orologio meccanico. I nuovi modi cui Josephine è sottoposta nell’organizzare denaro, tempo e lavoro, la spinge verso il movimento locale degli orologiai anarchici, dove incontra il viaggiatore russo Pyotr Kropotkin (Alexei Evstratov).

Svizzera, 2022, regia Cyril Schäublin con CLARA GOSTYNSKI, ALEXEI EVSTRATOV Durata 93′

Clara Gostynski e Alexei Evstratov in una scena del film

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