Fuori programma: Paolo Sorrentino tra cinema e teatro

IN QUESTA PAGINA:

  • L’incontro con Paolo Sorrentino
  • L’incontro con Emanuele Taglietti 

 

Paolo Sorrentino tra cinema e teatro
(19:00, Teatro Astra)

Paolo Sorrentino, candidato all’Oscar nel 2022 con È stata la mano di Dio e già vincitore della statuetta nel 2014 grazie a La grande bellezza, è il più internazionale dei nostri registi, capace di consolidare ulteriormente il suo successo su scala planetaria esplorando anche il mondo delle serie con The Young Pope e The New Pope. La sua ultima fatica è stata la regia televisiva di Sei pezzi facili, dove ha messo in scena all’Ambra Jovinelli sei tra le opere teatrali più famose del compianto Mattia Torre, dirigendo Valerio Mastandrea, Geppi Cucciari, Giordano Agrusta, Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri, Paolo Calabresi e Valerio Aprea, cioè tutti gli attori scelti dal geniale sceneggiatore di Boris, scomparso nel 2019 a soli 47 anni, per interpretare i suoi personaggi.

«Mi manca molto, e attraverso questi spettacoli è stato come risentire la sua voce, qualcosa di commovente – ha dichiarato Sorrentino, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a impegnarsi nel progetto – come regista ho fatto una regia dai minimi appigli cinematografici, che è l’unica cosa che so veramente fare. Una vaghissima ibridazione, diversa dalla rappresentazione piatta del teatro vista per anni in televisione, ma sempre rispettando quello che aveva in testa Mattia, che ho ricostruito raccogliendo le testimonianze dei suoi attori e che era sufficientemente compiuto, e non aveva bisogno di interventi particolari, al limite di un ritmo cinematografico che permettesse di declinarlo in tv».

È anche da questa recentissima esperienza che deriva il FUORI PROGRAMMA con cui oggi Sorrentino si esibisce nella rassegna DIALOGHI della stagione TPE 2022/23: BUCHI NERI. La Fondazione TPE, in collaborazione con il TFF e il Museo Nazionale del Cinema, presenta, al Teatro Astra di Torino alle ore 19:00 Paolo Sorrentino in un incontro che è un invito a riflettere con lui sulla forza del teatro nel suo cinema. Andrea De Rosa, direttore del TPE, e Steve Della Casa, direttore del TFF, dialogheranno con Sorrentino scorrendo alcuni dei suoi monologhi più noti tratti da film come L’uomo in più (2001), Le conseguenze dell’amore (2004), Il Divo (2008), This must be the place (2011), La grande bellezza (2013), Loro (2018) e altri ancora… in un montaggio appositamente immaginato per essere commentato tra stimoli, rimandi teatrali – ad esempio, lo si può definire un cinema dai tratti shakespeariani? – e cinematografici – ad esempio, come si spiega quella sensazione che lo spettatore prova sentendosi la parte mancante di una messa in scena dalla disposizione volutamente inclusiva?

Oscar Cosulich

Incontro con Emanuele Taglietti
(15:45 al Cinema Massimo 3)

Si prospetta un’altra ricca giornata di incontri al Torino Film Festival, ma non sarà solo il Premio Oscar Paolo Sorrentino a offrirsi al pubblico. Prima dell’appuntamento con lui, al Teatro Astra, la sezione Schermi Eretici propone un doppio appuntamento con due storie di cinema – e non solo – “che aspettano di essere raccontate”, come recita la tagline della sezione stessa.

In primis quella di Emanuele Taglietti, classe ’43 e figlio d’arte (il padre Otello lavorava nel cinema come pittore decoratore, anche per Antonioni), da qualcuno definito “Il Re del fumetto sexy all’italiana”, che ripercorrerà la sua carriera anticonvenzionale in un dialogo aperto nel quale si potranno approfondire i dettagli di un itinerario professionale iniziato a 18 anni con gli studi di scenografia al Centro sperimentale di cinematografia di Roma.

Una base che gli ha permesso di arrivare a lavorare con Fellini, Scola, Gassmann, Ferreri e Risi, prima di ritirarsi dal cinema all’inizio degli anni ’70 per dedicarsi agli albi a fumetti, soprattutto con la Edifumetto di Renzo Barbieri (fino al 1988). A un passo dagli 80 anni, che compirà il prossimo 6 gennaio, il pittore e scenografo è un mito per tanti appassionati, soprattutto delle varie Sukia, Cimiteria, Zora la vampira – e tante altre icone erotiche degli anni ’70 – che han potuto vantare la sua firma sulle loro copertine. Insieme, di grande realismo e sensualità, ma anche influenzate dal raffinato gusto della composizione pittorica della pittura dell’Ottocento e del Barocco.

Un’occasione importante per scoprire qualcosa di più sull’originale percorso di un artista dal segno inconfondibile, continuato poi nella pittura ad olio, nell’insegnamento (di decorazione e conservazione della pittura murale e al centro europeo a San Servolo di Venezia), negli arredi e nella realizzazione di splendidi acquerelli e rendering. E al quale son stati dedicati lo storico volume Sex and horror – The art of Emanuele Taglietti (Korero Press, 2021) e il catalogo Emanuele Taglietti (Mencaroni Editore, 2019).

Mattia Pasquini

Add to Collection

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.