I Pionieri, dal declino del PCI all’avventura della preadolescenza – Intervista a Luca Scivoletto

L'esordio alla regia di un film di finzione di Luca Scivoletto è stato presentato nella sezione Favolacce del 40esimo Torino Film Festival ed è in uscita il prossimo anno con Fandango

C’è una fase, poco prima dell’adolescenza, in cui comincia a rompersi tutto”, Luca Scivoletto nel suo esordio alla regia in un film di finzione con I Pionieri, presentato nella sezione Favolacce del 40esimo Torino Film Festival e in uscita il prossimo anno con Fandango, racconta l’avventura di due ragazzi preadolescenti, cresciuti all’ombra di un PCI poco amato nella Sicilia di fine anni ’80.

I Pionieri

Ne I Pioneri è l’estate del 1990, il PC è ormai in declino e in Sicilia, dove il partito non è mai stato particolarmente amato, non è facile per due dodicenni crescere con una educazione fortemente influenzata dall’ideologia comunista. La storia di Enrico (Mattia Bonaventura) e Renato (Francesco Cilia) parte da questo assunto per narrare quella delicata, ma anche entusiasmante fase della vita in cui il passaggio dall’infanzia all’adolescenza rappresenta lo stravolgimento dell’intero universo di un ragazzo.

I Pioneri è un racconto di formazione che riesce a mettere insieme, in modo goliardico ma puntuale, la fine dell’epoca del comunismo italiano, inteso alla maniera di Togliatti e Berlinguer, con l’inizio di un’altra epoca, quella più adulta dei due giovanissimi protagonisti in fuga dal mondo dei genitori.

Lorenza Indovina ed Eleonora Danco, I Pionieri

Sinossi

Sicilia, estate 1990. Enrico ha dodici anni e una vita nel segno del PCI, di cui il padre è un dirigente locale e la madre una fervente seguace. A parte Renato, anche lui figlio di comunisti, Enrico non ha molti amici. Desiderosi di evadere dalle vacanze estive imposte dai loro genitori, Enrico e Renato prendono una decisione: partono per il campeggio da soli con lo scopo – di facciata – di rifondare i Pionieri, gruppo scout giovanile di orientamento comunista ormai scomparso da anni. Durante la fuga incontreranno Vittorio (Danilo Di Vita), un loro compagno di scuola che ha l’abitudine di bullizzare i due ragazzi, e Margherita (Matilde Sofia Fazio), figlia di una militare americana della vicina base Nato. Ne nasce un improbabile gruppo unito, per una ragione o per l’altra, dalla comune necessità di scappare da tutto.

Primi amori, primi desideri, rabbia e voglia di evadere, crescere e trovare una propria identità individuale: sono le emozioni che Scivoletto, anche cosceneggiatore del film insieme a Eleonora Cimpanelli e Pierpaolo Pirone, riesce a restituire con freschezza. Il piccolo mondo di due ragazzi alle prese con le prime esperienze di vita si mescola con il declino di una ideologia politica in un racconto che fotografa anche il piccolo spaccato di un’epoca nella Sicilia a cavallo tra anni Ottanta e Novanta.

Sono interpreti del film anche Peppino Mazzotta, Lorenza Indovina ed Eleonora Danco. Il film è prodotto da Fandango con Rai Cinema.

Parlando con CIAK al Torino Film Festival il regista Luca Scivoletto racconta le influenze e le suggestioni che lo hanno portato a realizzare I Pionieri e l’avventura stessa del film con le sue interessanti soluzioni narrative.

Guarda qui l’intervista a Luca Scivoletto per I Pionieri

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