In gara oggi: La piedad di Eduardo Casanova e Nagisa di Takeshi Kogahara

Un rapporto disfunzionale tra madre e figlio e il ricordo-spettro di una sorella scomparsa: di questo ci parlano i lungometraggi in concorso oggi al 40° TFF

IN QUESTA PAGINA:

  • La piedad di Eduardo Casanova
  • Nagisa di Takeshi Kogahara

 

LA PIEDAD
(16:30, cinema Massimo)

Id., Spagna/Argentina, 2022. Regia Eduardo Casanova. Interpreti Angela Molina, Manuel Llunell, Ana Polvorosa. Durata 1h e 24

Tra Corea e Spagna si articola il nuovo film di Eduardo Casanova, La piedad, anch’esso prodotto da Àlex de la Iglesia come il lungometraggio d’esordio del regista, Pelle (2017), presentato al Festival di Berlino, vincitore di diversi riconoscimenti, tra cui il Méliès d’argent come Miglior film europeo, e distribuito da Netflix.

Al crocevia tra melodramma, commedia, thriller e horror, La piedad vede al centro una coppia che tenta di lasciare la dispotica Corea del Nord e una madre e un figlio di Madrid, Lili e Mateo, che vivono una relazione all’insegna della dipendenza reciproca e dell’isolamento dal mondo esterno. A unirli c’è anche l’odio per il padre di lui, Roberto, scomparso anni addietro. Ma Mateo sta crescendo e questo aumenta in lui il desiderio di avventurarsi oltre il suo legame con la genitrice, aumentando per reazione l’atteggiamento controllante di quest’ultima.


Nagisa
(21:45, cinema Massimo)

Id., Giappone, 2021. Regia Takeshi Kogahara. Interpreti Yuzu Aoki. Durata 1h e 27’

In concorso anche il lungometraggio d’esordio di Takeshi Kogahara, fin qui apprezzato regista di corti e spot. La Nagisa del titolo è la sorella di Fuminao, entrambi rimasti precocemente orfani di madre ed estremamente legati. Al punto che lui, crescendo, sente il bisogno di marcare una distanza dall’altra trasferendosi nella città di Tokyo dove frequenta l’università. Saputo che il fratello non rientrerà a casa nemmeno per il suo compleanno, Nagisa prende un autobus per raggiungere la metropoli giapponese, ma la tragedia è in agguato: il mezzo ha un incidente e lei muore.

Tre anni dopo, Fuminao accompagna l’amico Yuki a visitare un tunnel, ed è proprio lì che il giovane vede il fantasma della defunta Nagisa. Comincia perciò a visitare ripetutamente il posto, nella speranza di nuove apparizioni della sorella. Una storia di vincoli affettivi, lutti da elaborare, crescita e rapporto con le proprie radici, universale e insieme connessa alla cultura nipponica.

Add to Collection

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.