In gara oggi: Man and Dog, La lunga corsa e i corti di Spazio Italia

IN QUESTA PAGINA: 

  • Man and Dog di Stefan Constantinescu
  • La lunga corsa di Andrea Magnani
  • Spazio Italia

Il cinema rumeno contemporaneo e l’Italia che tocca da un’angolazione inconsueta il microcosmo delle carceri sono al centro del Concorso lungometraggi di lunedì 28 novembre al 40° Torino Film Festival. Alle ore 16 presso il Cinema Massimo è infatti il turno di Man and Dog di Stefan Constantinescu, seguito alle 19 nella stessa sala da La lunga corsa, secondo lungometraggio di Andrea Magnani, già regista di Easy – Un viaggio facile facile. Parte inoltre al Cinema Romano (ore 18.30) il Concorso Cortometraggi Italiani della sezione Spazio Italia, che prosegue nella stessa sala martedì 29 novembre alle ore 17.

Man and Dog

Om-Câine, Romania/Bulgaria/Svezia, 2022. Regia Stefan Constantinescu. Interpreti Ana Ciontea, Bogdan Dumitrache, Oxana Moravec, Dan Nutu. Durata 1h e 46’.

«Un film con influenze noir e una struttura investigativa, che si concentra sul dramma di una coppia e sui temi del tradimento, del fallimento e dell’alienazione». Così il regista e artista visivo svedese rumeno Stefan Constantinescu descrive il suo lungometraggio Man and Dog. Dove si racconta una storia d’amore «attraverso gli occhi di Doru, un quarantenne che non si sente a casa da nessuna parte e le cui azioni sono governate dalla paura».

«Per una settimana», prosegue il filmmaker, «accompagniamo Doru attraverso i preparativi per il battesimo e le indagini sull’adulterio e siamo testimoni dei suoi scoppi di gelosia e affetto, paranoia e compassione». In Man and Dog, dunque, seguiamo il protagonista mentre sta affrontando «un doloroso processo di dissoluzione e ricostruzione dell’identità».

La lunga corsa

Italia/Ucraina, 2022. Regia Andrea Magnani. Interpreti Adriano Tardiolo, Giovanni Calcagno, Barbora Bobulova, Nina Naboka. Durata 1h e 28’.

L’Italia è in concorso al 40° Torino Film Festival con questo secondo lungometraggio scritto e diretto da Andrea Magnani (Easy – Un viaggio facile facile). La Lunga corsa del titolo è quella di Giacinto (interpretato dall’Adriano Tardiolo di Lazzaro felice), un giovane figlio di due detenuti, nato e cresciuto in carcere. Che considera malgrado tutto una casa, col burbero capo dei secondini Jack a fargli da padre adottivo. Da queste premesse prende forma una fiaba surreale dove ritroviamo la leggerezza dell’opera prima di Magnani.

«L’ispirazione per la storia di Giacinto», racconta il regista, «mi è venuta pensando alla mia infanzia e al luogo in cui sono cresciuto, una città che sentivo molto piccola e sempre immobile. Le persone nascevano, vivevano la loro vita e morivano nello stesso posto: mai, o di rado, si avventuravano al di fuori di quel mondo. Sembravano accontentarsi della sicurezza del loro habitat, mentre per me passavano l’esistenza in una gabbia: questo spesso accade perché abbiamo paura di crescere, di vivere davvero e di fare delle scelte. Ho trasformato questa storia in una sorta di favola, dove il carcere all’inizio è il luogo idealizzato degli affetti, visto attraverso gli occhi di un bambino».

Nel cast del film, accanto al protagonista, vediamo Giovanni Calcagno (Ciak d’oro per Si può fare e recentemente visto ne Il traditore e in Paradise – Una nuova vita) nel ruolo di Jack, Barbora Bobulova (pluripremiata per Cuore sacro) in quello della Direttrice Malin e, nella parte di Rocky, l’ucraina Nina Naboka, vincitrice del Golde Dziga d’Oro per The Strayed. Prodotto da Pilgrim Film, Batlebyfilm e Fresh Production Group con Rai Cinema, La lunga strada uscirà nelle sale la prossima primavera distribuito da Tucker Film.

Spazio Italia 

Torna al Torino Film Festival il cinema breve di Spazio Italia, col Concorso Cortometraggi Italiani diviso in tre giornate, per un totale di diciotto film (cui si aggiunge Fuori Concorso Essere oro di Valentina Cenni, con le partecipazioni di Stefano Bollani, Giorgio Tirabassi, Luca Bigazzi). Un luogo dove scoprire nuovi talenti e dove questi ultimi possono misurarsi e affinare il loro stile accanto a nomi più noti. Offrendoci una variegata selezione di storie, generi e modalità di approccio alla settima arte.

Oggi in gara troviamo Perpendicolare avanti di Federica Foglia (Canada/Italia, 2022, 15’), Autoritratto all’inferno di Federica Foglia (Canada/Italia, 2022, 8’), Sirens di Ilaria Di Carlo (Germania/Italia, 2022, DCP, 13′), La copia perfetta di Riccardo Lanaia (Italia, 2022, 15’), Cicciolina Pocket di Claudio Casazza (Italia, 2022, 16’), Pizza Panic di Leonardo Malaguti (Italia, 2022, 15’) e Il piccolo golem di Federica Quaini (Italia, 2022, 21’).

Un'immagine del corto La via del ferro.
Un’immagine del corto La via del ferro.

Tra i corti di martedì 29 novembre abbiamo invece La via del ferro di Francesco Cannavà (Italia, 2022, 22’), storia (vera) dell’impresario edile messinese Fabio Pilato, che in seguito a gravi problemi di salute si scopre artista, diventando un apprezzato scultore del ferro, raffigurando nelle sue opere pesci e altre creature marine. Lo stesso Pilato sarà presente a Torino per presentare il film.

Nello stesso giorno anche Balaena di Alessia Cecchet (USA/Italia, 2022, 8’), KM 9 di Filippo Valsecchi (Italia, 2022, 12’), Finite Eyes di Clemente Ciarrocca (Italia, 2022, 25’), Lo sguardo esterno di Peter Marcias (Italia, 2022, 21’) e L’anniversario di Marius Gabriel Stancu (Italia, 2022, 15’).

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