IN QUESTA PAGINA:
- Nocebo di Lorcan Finnegan
- L’amitié di Alain Cavalier
- Viens je t’emmène di Alain Guiraudie
- Tout fout le camp di Sébastien Betbeder
- Ipersonnia di Alberto Mascia (Favolacce)
- Lilith di Bruno Safadi (Nuovimondi)
IPERSONNIA
di Alberto Mascia (Italia, 2022, DCP, 100′)
Un incubo sci- fi, con Stefano Accorsi e Caterina Shulha, Ipersonnia, opera prima di Alberto Mascia, è prodotto da Ascent Film, Nightswim in collaborazione con Amazon Prime Video e Rai Cinema e sarà al cinema martedì dal 29 novembre 2022 distribuito da Distribuzione Indipendente.
Italia, futuro prossimo. Le vecchie carceri congestionate e violente sono solo un ricordo: ora i detenuti scontano la propria pena in uno stato di sonno profondo che li rende inoffensivi. L’ipersonno è un sistema economico ed efficiente, perché ha drasticamente ridotto il tasso di recidiva criminale. Ma non tutto funziona come dovrebbe: un giorno David Damiani (Stefano Accorsi), psicologo carcerario, si trova di fronte a un detenuto aggressivo di cui sono andati persi tutti i dati. L’imprevisto innescherà una catena di eventi che costringeranno lo stesso David a confrontarsi con i fantasmi del proprio passato, e con una cospirazione che coinvolgerà anche Viola (Caterina Shulha), l’amore della sua vita, e che lo porterà a scoprire che niente è ciò che sembra.
“Ipersonnia è anche la storia di un amor fou, di una passione, di un’ossessione, e di un uomo che si troverà costretto a sacrificare il proprio amore sull’altare di una causa più alta, dalla quale dipendono i destini di molte altre persone. Ibrida generi diversi: il thriller, il noir, la fantascienza. E, accompagnando lo spettatore in un viaggio vertiginoso tra i meandri dell’inconscio del suo protagonista, ambisce ad offrire al pubblico uno spettacolo sorprendente ed emozionante in un territorio ancora poco esplorato nel panorama del cinema italiano di oggi”, Alberto Mascia.
Vania Amitrano
NOCEBO
di Lorcan Finnegan (USA/Irlanda/Filippine, 2022, DCP, 97′)
Si parla di effetto nocebo quando le aspettative negative del paziente nei confronti di un trattamento fanno sì che quest’ultimo abbia un effetto più negativo di quello che avrebbe altrimenti. Questo è ciò che sta succedendo a Christine, una stilista che soffre di una misteriosa malattia su cui i medici che la hanno in cura non riescono a raccapezzarsi, mentre il marito Felix è ogni giorno più frustrato. L’aiuto si materializza sotto forma di una badante filippina, che grazie alla medicina sciamanica della sua terra riesce a formulare una diagnosi. Allucinante, naturalmente. Eva Green e Mark Strong sono i protagonisti di questo horror che abbraccia la deriva folk del genere, diretto da Lorcan Finnegan e scritto da Garret Shanley, la coppia di terribili irlandesi che ha regalato al mondo Vivarium.
Alessandro De Simone
L’AMITIÉ
di Alain Cavalier (Francia, 2022, DCP, 124′)
Il regista e sceneggiatore francese, Premio della giuria nel 1986 a Cannes per il suo Thérèse, porta in scena tre ritratti sull’amicizia, guidati dal piacere della condivisione. «Con alcuni di loro ho condiviso intensamente il lavoro cinematografico, fino ad arrivare a un’amicizia eterna – racconta Cavalier – Riprendere oggi questo legame sentimentale è un piacere senza nostalgia. Le nostre vite incrociate ci permettono questa rapida semplicità di chi non racconta storie, di chi sa stare davanti o dietro la macchina da presa, in un insieme di doni e abbandoni al film».
VIENS JE T’EMMÈNE / NOBODY’S HERO
di Alain Guiraudie (Francia, 2022, DCP, 100′)
La vigilia di Natale è rovinata da un atto di terrorismo nella città di Clermont-Ferrand. Mentre la città cade nel panico, Mederic, un ragazzo sui trent’anni, si innamora di una prostituta di mezz’età, Isadora. Nel frattempo, quando il centro città è teatro di un
di un attacco terroristico, Selim, un giovane senzatetto, provoca un’ondata di paranoia rifugiandosi nel palazzo di Médéric.
Di ritorno al Torino Film Festival a sei anni da Rester vertical, Alain Guiraudie si cimenta con il suo primo film urbano, un ritratto originale sulle nevrosi della società contemporanea, girato interamente in inverno, nella città francese Clermont-Ferrand. «Dopo due film piuttosto cupi, volevo tornare alla commedia rimanendo radicato nell’attualità e nella realtà sociale di oggi, che non è esattamente la più allegra. Volevo fare qualcosa di più leggero, che combinasse la complessità e l’assurdità del nostro mondo moderno»
TOUT FOUT LE CAMP / THICK AND THIN
di Sébastien Betbeder (Francia, 2022, DCP, 94′)
Thomas, un reporter frustrato che lavora per un giornale locale nel nord della Francia, viene incaricato di scrivere un ritratto ad un musicista alternativo, recentemente candidatosi a sindaco. Finita l’intervista, i due uomini si imbattono nel corpo inanimato di un uomo che giace in un vicolo desolato. Con loro grande sorpresa, l’uomo – di nome Jojo – risorge davanti a loro come uno zombie. Sembra che stia bene, ma ha perso la memoria. Alcuni indizi li portano a Marilou, la sorella minore di Jojo. Attraverso una serie di eventi inaspettati, i nuovi amici stringono legami e intraprendono un viaggio surreale.
Betbeder torna al Torino Film Festival (dopo averlo vinto nel 2013) con un road movie dolcemente stralunato e teneramente grottesco.
LILITH
Bruno Safadi (Brasile, 2022, DCP, 80′)
Safadi filma l’inizio dei tempi in un kolossal da cinema novo.
Lilith è la storia mitologica della prima donna sulla Terra, che venne prima di Eva. Viene creata da Dio per essere la moglie di Adamo. Tuttavia, Lilith non accetta una posizione di inferiorità rispetto all’uomo, si ribella e va nel deserto. Riappare come sosia di Eva, mangia il frutto proibito, si vendica di Adamo e di Dio e diventa la prima donna a ribellarsi al patriarcato dominante.