La bella stagione, Il sorriso di San Giovanni e Parlami d’amore

Dal calcio alla musica al teatro, i primi tre film della sezione Fuori Concorso/Ritratti e paesaggi

IN QUESTA PAGINA:

  • La bella stagione di Marco Ponti
  • Il sorriso di San Giovanni di Ruggero Cappuccio, Nadia Baldi
  • Parlami d’amore di Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio

La sezione Fuori Concorso/Ritratti e paesaggi prende ispirazione dal più famoso ritratto del mondo, Monna Lisa, dietro al quale si cela un velo di mistero non ancora del tutto compreso. Abbracciando l’arte in ogni sua forma, il Torino Film Festival in questa 40esima edizione offre il ritratto di un cantante confidenziale (Achille Togliani), una cantante folk (Rosa Balistreri) un musicista jazz (Piero Umiliani), un poeta regista (Pier Paolo Pasolini), un poeta editore (Lawrence Ferlinghetti, il babbo era di Brescia), un polemista (Vittorio Sgarbi), un radicale (Marco Pannella), i ragazzi, cresciuti, della 3° B (quelli di Io speriamo che me la cavo). Per poi esplorare paesaggi come Napoli (magica), Bologna (cinematografica), Genova (calcistica), il Sud arcaico di Villamarosa, oltre ad una gita in montagna per redimersi.

La bella stagione
di Marco Ponti (Italia, 2022, DCP, 95’)

La bella stagione di Marco Ponti con Roberto Mancini e Gianluca Vialli, è una produzione Groenlandia con Rai Cinema, prodotto da Matteo Rovere e Leonardo Godano e uscirà nelle sale dal 28 al 30 novembre e il 1° dicembre distribuito da 01 Distribution.

Nella Genova del 1990, una giovane squadra, la Sampdoria di Vialli e Mancini, che da qualche anno sta frequentando con entusiasmo anche i palcoscenici internazionali, intraprende un’avventura epica che cambierà per sempre la storia del calcio italiano.

Roberto Mancini e Gianluca Vialli, La bella stagione

La Bella Stagione è il racconto di questa incredibile cavalcata per la vittoria, attraverso le voci dei giocatori e dei membri dello staff che queste stagioni sportive le hanno vissute sulla loro pelle, e quelle dei giornalisti che ne hanno scritto e parlato. A completamento, una serie di materiali di repertorio inediti ed esclusivi. Un viaggio in cui quella mitica Sampdoria ha deciso di diventare non solo la più forte, ma anche la più bella, vincendo un campionato italiano e sfiorando il trionfo nella Coppa dei Campioni dell’anno successivo, fermandosi solo di fronte al temibile Barcellona allenato da Johan Cruijff.

Una storia durata una vita, una di quelle in cui quel magico gruppo di amici non si perde mai di vista e si sostiene nei momenti più difficili, fino alla fine, fino alla notte magica di Wembley, l’estate del 2021. Che poi è anche quella della vittoria agli Europei e di quell’indimenticabile abbraccio in lacrime tra i Gemelli del Gol.

La cornice narrativa è rappresentata dal presente e dal passato di Vialli e Mancini in Nazionale: le delusioni di Italia ’90 e gli allori di Euro 2021. Successi sportivi e traguardi, ma anche sentimenti, amicizia e complicità. Quella Samp fu speciale perché speciali furono gli interpreti. Che avevano una specie di luce negli occhi; la luce di chi sapeva che stava scrivendo una pagina di storia. Lo loro e quella della Sampdoria. Indipendentemente dalle sconfitte e dalle vittorie.

Ho incontrato delle persone straordinarie. Trent’anni fa hanno fatto un’impresa rara: prendere una piccola squadra che non aveva mai vinto e portarla alla vittoria dello scudetto della Serie A. Erano una squadra bollata come di viziati, di promesse che non sarebbero mai state mantenute, di fighetti che pensavano più a divertirsi che a giocare. Avevano la “maglia più bella del mondo” e se l’erano fatta fare – unici anche in questo – in cachemire. E invece hanno fatto ricredere tutti quanti, quella primavera del 1991. La squadra è la Sampdoria e questa storia naturalmente si svolge a Genova. 

L’impresa vera l’hanno fatta col tempo. Hanno capito di essere una banda di fratelli e che la loro fratellanza non aveva molto a che fare con vittorie, sconfitte, pareggi. O con gol e parate, a dirla tutta. La loro fratellanza è quella di persone che hanno condiviso un sogno e da lì sono partite costruendo tutta una vita. Assieme, nei momenti belli e nei momenti difficili. Sempre, e per sempre.

Ho incontrato delle persone straordinarie. Si chiamano Luca Vialli e Roberto Mancini. E con loro, accanto a loro, ho visto Gianluca Pagliuca, il portierone. Il suo vice Giulio Nuciari, una vita in panchina. E poi: Moreno Mannini, Pietro Vierchowood, figlio di un soldato dell’Armata Rossa che decise di diventare italiano. Luca Pellegrini, il capitano. Ivano Bonetti e la sua riserva inesauribile di scherzi. Marco Lanna, l’unico di Genova, così legato al gruppo che ora della Samp è il presidente. E ancora: Giuseppe Dossena, Attilio Lombardo detto Popeye, Fausto Pari, Giovanni Invernizzi e infine il brasiliano dall’età indefinibile: il simpaticissimo Toninho Cerezo.

Li ho accompagnati nei loro ricordi, nelle loro battaglie, nei loro sogni realizzati e nei loro sogni spezzati. Ho imparato tanto, forse di più che in tutti i film fatti prima di questo. E ho capito che La Bella Stagione non è un film solo sul gioco del calcio. È un film sulla forza delle relazioni, che sono state messe a dura prova in questi anni calamitosi. È un film su quello che possiamo essere, se solo riusciamo a trovare il gruppo giusto, il posto giusto, il momento giusto”, Marco Ponti


Il sorriso di San Giovanni
di Ruggero Cappuccio, Nadia Baldi (Italia, 2022, DCP, 90’)

Ambientato nel 1943, Il sorriso di San Giovanni, diretto da Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi e interpretato da Claudio Di Palma, Giovanni Esposito, Alfonso Postiglione, Franca Abategiovanni, Marina Sorrenti, Rossella Pugliese, è il racconto del passaggio tra due epoche, quella del bello e quella dell’utile.

La storia si svolge in un paese del sud Italia che viene abbandonato da tutti gli abitanti a causa dei bombardamenti, tranne che dalla famiglia dei Valguarnera, composta da due fratelli e cinque sorelle nubili. In realtà chi vuole rimanere è solo il primogenito Giacinto, convinto che l’unico significato profondo dell’esistenza sia legato alla memoria.

Giacinto è metaforicamente il detentore di una lunga pellicola di famiglia che proietta continuamente dentro di sé con la pretesa che anche gli altri fratelli la vivano. Mentre tutte le sorelle premono per abbandonare il paese e aprirsi ad un nuovo mondo, lui vuole rimanere nella sua terra e nella casa settecentesca dei suoi antenati.

Il sorriso di San Giovanni

È una guerra familiare sul superamento della memoria o sulla sua conservazione. In una notte d’estate nell’affascinante palazzo Valguarnera arrivano Marino di Pietratagliata e Cipriano Montella. Si tratta di due misteriosi viaggiatori giunti per rivelare a Giacinto Valguarnera un bruciante segreto sull’arte poetica. L’irruzione di queste ambigue creature nasconde però una missione occulta destinata a svelarsi.

Tra malinconia e comicità nella pellicola esplode il conflitto tra rituali umani al tramonto e la ricerca di un senso della vita che si elevi al di sopra di piccole e disperate quotidianità.


Parlami d’amore
di Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio (Italia, 2022, DCP, 70’)

Scritto e diretto da Daniele Di Biasio e Adelmo Togliani e con le testimonianze, tra gli altri, di Valeria Fabrizi, Caterina D’Amico, Franco Bixio, Dario Salvatori e Fabio Frizzi, il documentario restituisce al pubblico quarant’anni di musica, cinema e costume nel solco del famoso cantante Achille Togliani.

Ritratto inedito, Parlami d’amore è un viaggio nella vita e nella carriera del famoso cantante e attore, già allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia nei primi anni ’40, acclamato interprete delle prime edizioni del Festival di Sanremo e icona indiscussa della musica in Italia e all’estero.

Achille Togliani e Alberto Sordi, Domenica è sempre domenica

Indimenticabili le sue esecuzioni dei brani “Parlami d’amore Mariù” e “Signorinella”. Venerato dalla stampa dell’epoca non solo per il suo fascino e la sua bellezza ma anche per la sua storia d’amore – finita su tutti i rotocalchi – con una giovane Sophia Loren, conosciuta sul set del fotoromanzo “Principessa in esilio”.

Achille Togliani, padre, ma soprattutto icona: bell’uomo, cantante, attore, seduttore, negli anni ’50 ha portato la sua musica anche oltreoceano. Sono numerose le immagini inedite che lo vedono impegnato nei suoi concerti in terra americana, durante la visita di grandi metropoli come New York e in occasione dell’ incontro con Marilyn Monroe, tra le più grandi star dell’epoca. Il documentario su di lui svela anche immagini inedite e di carattere privato provenienti dall’Archivio Togliani.

Tra il 1945 e il 1959 Achille Togliani ha partecipato a tantissime interviste radiofoniche e televisive e, soprattutto, ha girato con una 16mm personale immagini del suo vissuto quotidiano, dei suoi concerti, del suo lavoro sul set dei fotoromanzi e delle trasmissioni tv a cui ha preso parte. In questo modo la sua voce e le “sue” immagini fanno da trait d’union all’interno di una struttura narrativa che vuole essere assolutamente innovativa. Oltre a raccontare la figura del cantante, divenuto un divo in quegli anni, lo spettatore può indagare attraverso i suoi occhi e le sue parole un’epoca di profondo cambiamento nel nostro Paese, sia sul piano sociale (la cultura di massa), sia sul piano economico (dal dopoguerra alle porte del boom economico degli anni ’60). I suoi esordi, – dalla frequentazione del Centro Sperimentale di Cinematografia in piena epoca fascista alle prime particine – e la sua vita personale – dalla relazione con Sophia Loren alle corrispondenze epistolari con le sue fan – si fonderanno con la sua vita artistica attraverso gli incontri con personaggi come Totò, Macario, Virna Lisi, Sordi…”, i registi Daniele Di Biasio e Adelmo Togliani.

Parlami d’amore è una coproduzione Rai Documentari e Santa Ponsa Film realizzata con il patrocinio di Accademia Togliani. L’opera ha conosciuto una lunga preparazione attingendo a materiale d’archivio proveniente da Rai Teche, Istituto Luce, Cineteca Nazionale

Parlami d’amore sarà trasmesso il 9 dicembre 2022 alle 15:35 in prima visione su RaiTre per la collana “Ritratti” di Rai Documentari.

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