La memoria dei Nuovi Mondi

Domani nella sezione Nuovi Mondi dal Portogallo all'Italia si giunge fino alla Corea del Sud

IN QUESTA PAGINA:

  • La memoria del mondo di Mirko Locatelli
  • Frágil di Pedro Henrique
  • Pacifiction di Albert Serra
  • The Fifth Thoracic Vertebra di Syeyoung Park

LA MEMORIA DEL MONDO
(19:30, Massimo 2)

Ne La memoria del mondo di Mirko Locatelli, unico film italiano nella sezione Nuovi Mondi, la vita si dissolve al suo crepuscolo. Un giallo in cui ci si perde, tra il cinema di Angelopoulos e l’arte di Boltanski.

La Memoria del Mondo

Sinossi

Adrien, studioso d’arte e biografo dell’artista visivo Ernst Bollinger, si ritrova impantanato nella storia di cui è autore, coprotagonista del capitolo conclusivo della vita del grande maestro. Immersi nell’atmosfera rarefatta di una laguna invernale, i due uomini, accompagnati da un giovane barcaiolo, condivideranno l’esperienza di un pellegrinaggio laico alla ricerca di una donna scomparsa, ritrovandosi a esplorare territori interiori inaspettati e a riconoscersi figli di una memoria comune.

Nel film tutto è in equilibrio – racconta il regista Mirko Locatelli, gli ambienti sono evocativi di un tempo perduto, luoghi dimenticati dall’uomo come simboli di un’antica civiltà, appannati, scoloriti: ogni luogo è un’idea di luogo, ogni stanza un’idea di stanza, scarnificati dal superfluo perché i personaggi possano manifestarsi come idoli. Corpi, barche, case, isole sospese sull’acqua e avvolte nella nebbia; oggetti, persone e animali sono concepiti come visioni fantastiche che emergono dalle brume come ricordi lontani. Giulio, Adrien e Ernst sono corpo, parola e simbolo, una trinità pagana votata alla trasfigurazione, alla metamorfosi, tutti padri di un unico mondo e figli di un antenato comune”.

Gli interpreti del film sono Fabrizio Falco, Maurizio Soldà e Fabrizio Calfapietra. La memoria del mondo è prodotto da STRANI FILM con RAI CINEMA, il sostegno di Friuli-Venezia Giulia Film Commission e il patrocinio del Consiglio Italiano per i Rifugiati. Sviluppato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, Piemonte Film Tv Development Fund.


FRÁGIL / FRAGILE
(14:00, Massimo 2)

In Frágil di Pedro Henrique si trova la giovinezza in goliardica caduta libera. La saudade portoghese, la malinconia galleggia sulle giornate a tempo perso del giovane Miguel trascorse con l’inseparabile amico.

Frágil

Sinossi

Sei di gran fretta / Per andare in quel gran casino / Per passare otto ore alienanti / Ma l’hai già fatto / Dal lunedì al venerdì. / E al club / Sei tu quello che paga.

Frágil

Ho incontrato Miguel Ângelo al Lux Frágil – racconta il regista Pedro Henrique, una discoteca di Lisbona, e siamo diventati presto amici. Entrambi desideravamo perderci nel cuore della notte perché ciò che il giorno aveva da offrire non era abbastanza. La nostra amicizia si è rafforzata all’interno di quello che potremmo definire il mondo sotterraneo della scena techno di Lisbona: club, after party, droga e notti successive senza dormire.

In qualche modo ho trovato uno specchio di me stesso in Miguel, ma tutto in lui era più intenso, perché aveva un lavoro quotidiano e il suo lavoro lo era essenziale nella struttura del suo potere economico e quindi della sua vita e del suo tempo.

Mentre lavorava a tempo pieno in un ristorante giapponese, ha approfittato del poco tempo libero che gli era rimasto con questa feroce urgenza e si è gettato nelle profondità della notte come nessun altro che abbia mai conosciuto.

Tutto è diventato più potente data la sua figura fragile e la sua tenera età. Per me Miguel era un orfano, schiavo di un sistema che lo divorava e la cui unica possibilità di trovare un senso poteva nascere solo dalla surreale casualità della notte. Ben presto, il mio desiderio di filmarlo è diventato più forte di qualsiasi altra cosa”.


PACIFICTION
(9:30, Massimo 2)

Pacifiction di Albert Serra, in Italia al cinema distribuito da Movies Inspired nel 2023, evoca la guerra e bellicosi interessi internazionali, su cui veglia inutilmente un diplomatico Benoît Magimel.

Pacifiction

Sinossi

Sull’isola di Tahiti, nella Polinesia francese, l’Alto commissario della Repubblica e funzionario del governo francese De Roller gestisce gli affari alla sua maniera, con modi impeccabili, sicuro di sé e della propria rete di confidenti. L’alta considerazione del suo ruolo e la rispettabilità di cui gli sembra di godere lo portano a muoversi come un regnante in una terra inevitabilmente straniera e aliena agli occidentali, tra night club, case di imprenditori locali e luoghi più oscuri dove si mescola con la gente del posto. La routine di De Roller è però minacciata da una voce insistente: l’avvistamento di un sottomarino la cui presenza spettrale potrebbe annunciare il ritorno dei test nucleari francesi.

Non è la prima volta che giro un film ambientato “nel presente” – spiega il regista Albert SerraNe ho realizzati diversi, con mio grande piacere, per il mondo dell’arte contemporanea. Il progetto originale di Pacifiction prevedeva che ambientassi un film in Francia, ma non volevo assolutamente girare a Parigi, tra la banalità e la tristezza della borghesia francese, con le sue strade e i suoi caffè. Volevo qualcosa di diverso, volevo un posto lontano. Perché, allora, non scegliere i territori francesi d’oltremare? A poco a poco è emerso così un soggetto e ho scritto una sceneggiatura completa piuttosto tradizionale nella sua costruzione. Il film si ispira infatti alle memorie di Tarita Tériipaia, che fu sposata con Marlon Brando per dieci anni. I due si erano conosciuti durante le riprese di Gli ammutinati del Bounty, nel 1962, in cui entrambi avevano i ruoli principali. Nelle sue memorie, Tarita parla della sua vita con Brando, ma anche della sua infanzia. Ho trovato interessanti i conflitti di cui parla: ad esempio quello tra l’innocenza degli anni passati a Papeete e la difficile relazione con gli occidentali; o ancora quello tra il paradiso incontaminato della sua terra e la devastazione portata dalla troupe di Hollywood. Il rapporto tra un paradiso ideale e la sua corruzione, ma anche tra una certa realtà e la sua finzione attraverso il cinema mi sono parsi da subito soggetti molto stimolanti”.


THE FIFTH THORACIC VERTEBRA

(22:00, Massimo 2)

The Fifth Thoracic Vertebra di Syeyoung Park trasfigura l’idea di contagio in un racconto horror minimalista a metà tra le mutazioni di Tsukamoto e le derive mélo di Wong Kar Wai.

The Fifth Thoracic Vertebra

Sinossi

Una creatura nata in un materasso abbandonato viaggia per il paese banchettando con le vertebre delle sue vittime, lottando per poter uscire dal letto e liberarsi dalla muffa e dal suo passato.

The Fifth Thoracic Vertebra

Dove vanno a finire le promesse, le maledizioni, le cose gettate e quelle incompiute di una relazione finita? – si chiede il regista Syeyoung ParkTutti questi grumi astratti di vita si sono induriti per creare uno stampo nel letto dove un tempo si coricavano due amanti. Questo film viaggia fino alla fine della vita meschina di tutti quei letti coperti di muffa e tutti quegli amanti incontrati lungo la strada. Se il viaggio continuasse, vorrei vedere dove finiscono questi frammenti, queste promesse e queste maledizioni, e cosa li aspetta da lì a venire”.

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