L’emigrazione in stop motion di Manodopera chiude il TFF

MANODOPERA – INTERDIT AUX CHIENS ET AUX ITALIENS
(10:00, cinema Romano 2)

Quale scelta migliore per chiudere il Torino Film Festival della divertente e insieme commovente animazione di Alain Ughetto? Il suo Manodopera – Interdit aux chiens et aux italiens è un piccolo gioiello realizzato in Stop Motion (o Passo Uno, che dir si voglia) che racconta l’emigrazione italiana in Francia a partire proprio dal Piemonte, dal piccolo villaggio di Ughettera.

Ricostruito, come anche le altre location del Monviso, ai cui piedi sorgeva il villaggio abbandonato, le colline di Premeno, paese natale di Cesira Caretti, il traforo del Sempione, alla costruzione del quale collaborò anche Luigi Ughetto, e l’alta Val Sangone.

Una piccola epica, dai toni poetici e personali, con quale quale il regista di Lione voleva “raccontare come a quel tempo venivano accolti tutti gli stranieri”. E forse non solo allora, visto che è sempre lui a spiegare che “È una storia che inizia con ‘io’, ma scivola subito verso il ‘noi’. Polacchi, Indiani, Spagnoli… Il passato è nel nostro DNA“.

Già autore di Jasmine, nel quale raccontava la sua storia d’amore nei tumulti della Teheran di fine anni ’70, stavolta Ughetto è partito da quella dei suoi stessi nonni, Luigi e Cesira. Impreziosita sullo schermo dalle musiche di Nicola Piovani e già premiata con il Premio della giuria e il Premio Distribuzione Fondation Gan alla quarantaseiesima edizione dell’Annecy Festival International du Film d’Animation.

Un ritorno alle origini, nel quale il racconto mitico della decisione di lasciare la propria casa in cerca di miglior fortuna e vita oltralpe offre lo spunto per una narrazione umoristica del destino di una famiglia, ripercorso in un dialogo affettuoso con la nonna Cesira.

Italia, 2022, regia Alain Ughetto. voci di Ariane Ascaride, Alain Ughetto. Durata 70′

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