Rai Doc, presentato il palinsesto al TFF 40

Il Direttore Fabrizio Zappi anticipa la strategia e alcuni titoli di documentari che vedremo in tv

I prossimi progetti, la strategia alla loro base e gli appuntamenti per il pubblico sono stati al centro dell’interessante chiacchierata con Fabrizio Zappi sulla politica e il palinsesto di Rai Doc che si è tenuta nella nuova Aula Magna dell’antico complesso della Cavallerizza Reale. Al fianco di Steve Della Casa, il direttore di Rai Documentari ha tenuto a ricordare la trasformazione organizzativa che dall’inizio del 2022, attraverso un modello per generi, punta a “dare ulteriore riconoscibilità e quindi dignità al genere documentaristico“.

Un potenziamento che mira anche a rinnovare una tendenza storica secondo la quale “i documentari, in Rai, sono da sempre prodotti da Rai Cinema per la distribuzione cinematografica“, e quindi a “produrre, co-produrre e preacquistare prodotti di genere documentaristico di vario formato per la distribuzione prettamente televisiva“. “Oggi il tentativo è di non subire più un modello di approvvigionamento” che faceva di quelli statunitensi, francesci e inglesi i player più importanti, offrendo una proposta domestica” che rifletta “sulla nostra identità e sulla storia recente del nostro Paese.

Come nel caso del Lotta continua di Tony Saccucci, presentato proprio al TFF, che sarà disponibile in esclusiva su RaiPlay, nella versione docu-serie in quattro puntate, a partire dal 4 dicembre e andrà poi in onda in prima serata il 13 gennaio 2023 su Rai 3. “Un esempio emblematico“, come lo definisce Zappi, che passa poi a dettagliare l’offerta in oggetto.

Che il 16 dicembre in prima serata su Rai 3 proporrà il documentario di Walter Veltoni, Ora tocca a noi – Storia di Pio Latorre della Minerva Picture sul dirigente del PCI trucidato dalla mafia della morte del quale quest’anno è ricorso il 40esimo anniversario.

Dopo una interruzione per le festività natalizie si ripartirà il 6 gennaio con I magnifici 4 della risata, dedicato ai grandi mattatori che hanno rivoluzionato i codici espressivi della commedia anni ’80, in ordine alfabetico: Benigni, Nuti, Troisi e Verdone, con una lunga intervista a quest’ultimo e contenuti di altri autori contemporanei che riflettono sulle modalità di questa rivoluzione. Prima di passare a già citato Lotta continua e ad altri appuntamenti, sia biografici sia più istituzionali, legati alle celebrazioni della Giornata della Memoria del 27 gennaio e del Ricordo, il 10 febbraio.

In programma altre biografie, su Dario Fo (L’ultimo Mistero buffo) e Lelio Luttazzi (Souvenir d’Italie), entrammbi presentati a ottobre alla festa del cinema di roma, e uno su Alberto Tomba, detto ‘La Bomba‘, “che credo potrà soddisfare le curiosità del pubblico della nostra tv generalista“, avvisa il Direttore di Rai Documentari. Orgoglioso di sottolineare l’altro grande aspetto, meno rivoluzionario ma comunque innovativo, di rivolgersi a un pubblico più ‘mainistream’, “a volte indecifrabile nei suoi orientamenti e non sempre abituato ai codici espressivi del doc classico“.

Una sfida che Rai si propone di affrontare proponendo in prima serata prodotti forti di “tematiche interessanti e gli argomenti giusti” e “un discorso sul linguaggio del genere, ibridato col ricorso all’animazione o a sequenze di fiction e reenactment“, come nel caso del film di Veltroni.

Come conseguenza di una serie di accordi internazionali, Fabrizio Zappi anticipa alcuni esiti previsti dalla collaborazione con Arte e France Tv. Con la prima, “due settimane fa abbiamo firmato un accordo su un progetto molto importante che annuncio qui per la prima volta, su Italo Calvino, che ha vissuto a Torino e del quale il prossimo 15 ottobre si celebreranno i 100 anni danna nascita – rivela. – Un progetto in collaborazione con la figlia Giovanna, resasi disponibile“. E al quale dovrebbero seguire quelli “su altri protagonisti della nostra storia, vita culturale e spettacolo“, a partire da Marcello Mastroianni per il centenario della nascita del quale – nel 2024 -“saremo sicuramente coinvolti in un progetto che interessa molto anche ai francesei, che lo amavano molto“. E per continuare con la Buchmesse 2024 di Francoforte, “dove l’Italia sarà l’ospite principale” e si sta preparando una serie di iniziative audio-visive dedicate a scrittori italiani come Elsa Morante, Italo Svevo e Curzio Malaparte.

Abbiamo gettato le basi” – come dice il relatore – su questi e gli altri progetti che vedranno i francesi coinvolti in una co-produzione su storie non necessariamente italiane, ma che vedranno il “loro” finanziamento di progetti dove i protagonisti sono italiani. Che andranno ad aggiungersi a una serie di appuntamenti previsti non solo per la prima serata, ma anche per il daytiume pomeridiano e per la seconda serata. Come la collana di 15 ritratti composta di biopic come il Parlami d’amore dedicato ad Achille Togliani e presentato Fuori Concorso al Torino Film Festival e la docu-serie che dal 28 dicembre, per 6 seconde serate, su Rai 3, ci racconterà L’arte della felicità, una “occasione di riflessione sulle emozioni vissute dagli italiani dopo la pandemia” e dedicate a: Amore, Rabbia, Felicità, Orgoglio, Tristezza e Paura.

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