Al 41° Torino Film Festival è il turno di Elisabetta Sgarbi, che all’attività di editrice (ha fondato e dirige La Nave di Teseo, è presidente di Baldini+Castoldi, La Tartaruga, linus e Oblomov) e ideatrice-direttrice di festival (La Milanesana e linus – Festival del fumetto) affianca da tempo quella di regista e produttrice cinematografica, con lavori come Mariko Mori (1999), Stringimi, stringimi (1999), Notte senza fine (2004), Quiproquo (2011) e i recenti Extraliscio – Punk da balera (2021) e Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco (2023, presentato alla 18ma Festa del Cinema di Roma), solo per citarne alcuni.
Al TFF Sgarbi porta il film di 30 minuti Gatto e la casa dei fantasmi, Fuori concorso tra i corti di Spazio Italia. «È un lavoro», anticipa la regista, «che assume le parole e le forme di uno straordinario narratore e disegnatore inglese, Edward Carey, che, al pari del gatto, dalle brume del Nord, sa penetrare i misteri nascosti della realtà. È un lavoro, ancora, che si nutre dei materiali più diversi: vecchie fotografie, filmini in Super 8, disegni, invenzioni grafiche, note musicali lontananti, miagolii enigmatici, brandelli di vita quotidiana, oggetti inermi ma parlanti. Un collage visivo e sonoro che viaggia tra passato e presente, anzi che spezza la divisione tra passato e presente, e rende “presenti e vivi” i fantasmi del passato».
Una fiaba (gotica) della quotidianità in una casa di campagna, tra il felino del titolo capace di vedere oltre i confini del reale e i film girati dai genitori della cineasta, Rina Cavallini e Giuseppe Sgarbi. Prodotto da Betty Wrong in collaborazione con Fondazione Elisabetta Sgarbi, Gatto nella casa dei fantasmi si avvale anche delle musiche di Mirco Mariani (co-fondatore degli Extraliscio) e della voce di Tony Laudadio, che interpreta i testi di Carey.
Quest’anno alla kermesse torinese la regista è presente anche in veste di giurata, valutando le opere del Concorso Lungometraggi Internazionali assieme alla presidente Lyda Patitucci, Angel Sala, Martin Rejtman e Clément Rauger.
