Sono 40.000 i reperti ospitati dal Museo Egizio di Torino, il più grande in Europa dedicato alla terra delle piramidi che, inevitabilmente, esercita da sempre un fascino particolare anche sul cinema. E proprio quel mondo e l’ente (dal 2014 sotto la direzione dell’esperto Christian Greco) che ne custodisce la memoria sono ripercorsi e celebrati dal doc Uomini e dei. Le meraviglie del Museo Egizio, Fuori Concorso il 26 novembre al Torino Film Festival.
Prodotto 3D Produzioni, Sky e Nexo Digital (che lo distribuisce in Italia), il film è però tutt’altro che un semplice e scolastico resoconto, scegliendo invece una chiave ultraterrena, con la vicenda di Kha, architetto e costruttore di tombe per i faraoni, che si ritrova a percorrere gli Inferi. Un modo per addentrarci nel patrimonio mitico-religioso dell’Antico Egitto, attraverso un’avventura densa di incognite dove in palio c’è la vita eterna e il pericolo più grande è quello di dissolversi nel nulla.
Narratore d’eccezione è uno dei maggiori attori britannici in attività, il settantacinquenne Jeremy Irons, Oscar 1991 per Il mistero Von Bulow e volto di tanti memorabili titoli, da Mission di Roland Joffé a Inseparabili e M. Butterfly di David Cronenberg. Un interprete capace di spaziare dai palcoscenici di Broadway (ha vinto il Tony Award con lo spettacolo La cosa reale di Tom Stoppard) ai blockbuster d’azione (è stato il villain del terzo Die Hard, ma anche Alfred Pennyworth in vari recenti cinecomics DC dedicati a Batman & Co.) passando per le serie tv come I Borgia e Watchmen.
Alla regia di Uomini e dei troviamo Michele Mally, che si è già soffermato sul patrimonio storico-culturale italiano e mondiale nei suoi precedenti documentari Klimt & Schiele. Eros e Psiche (2018), Ermitage. Il potere dell’arte (2019), Venezia. Infinita avanguardia (2021) e che quest’anno ha firmato anche Scarrozzanti e spiritelli. 50 anni di vita del Teatro Franco Parenti.