Il cinema italiano di qualità ha ritrovato la strada per affollare di nuovo di pubblico le sale italiane: l’ormai celebratissimo C’è ancora domani di Paola Cortellesi, coraggioso e atipico, in cui i generi si mescolano grazie alla bravura di chi lo ha scritto e interpretato e al coraggio di chi si è messo in gioco dirigendolo, producendolo, distribuendolo, ha superato da un paio di giorni l’impensabile cifra di venti milioni di euro al box office. A quel traguardo è arrivato scattando deciso su una strada aperta da altri bei titoli prodotti di nuovo con continuità dal nostro cinema, e accomunati da ingredienti che sembravano spariti: il coraggio, l’eresia dei linguaggi, e/o quella delle storie. E anche da un nuovo modo di intendere il cinema da parte dei singoli componenti della filiera produttiva: dagli autori ai produttori, dai distributori agli esercenti, dallo Stato alla comunicazione.
Non è un caso, inoltre, che questi film, da Nostalgia a Le otto montagne, da La stranezza a La prima volta che siamo stati bambini, da Io capitano a Comandante e appunto C’è ancora domani, siano partiti verso le sale sotto la spinta della partecipazione a festival importanti e popolari. Ciò conferma quello che a Ciak pensiamo da tempo: l’aiuto che le tante rassegne, piccole e grandi e ciascuna a suo modo, possono dare al cinema d’autore italiano è significativo. E ancora di più lo è stato in questi due anni difficili di ripartenza dopo il lungo periodo della pandemia. È ai festival che gli appassionati si sono rivolti per conoscere nuove tendenze e titoli di qualità, incontrare gli artisti e alimentare la passione per il cinema.
Tra questi festival, da tanti anni Torino ha un ruolo rilevante nell’individuare artisti e tendenze, italiane, europee, americane, asiatiche, che poi andranno a invadere le sale. Quest’anno la manifestazione diretta da Steve Della Casa, che nel 2021 si unì allo sforzo di far ripartire il cinema pur tra protocolli e mascherine, e nel 2022 ha illustrato la crescita di qualità della cinematografia internazionale, offrirà soprattutto grandi titoli del nostro cinema e dall’Europa, sperando riescano ad alimentare quell’euforia da incassi, miscele di generi, sorprese da cinematografie “deboli”. Da stamattina potremo finalmente godercele. Buon Torino Film Festival