Cala il sipario sul TFF42, premi e cerimonia di chiusura

L’appuntamento è alle 18:30 nella sala 1 del cinema Massimo per scoprire insieme i vincitori di questa 42 esima edizione del Torino Film Festival, la prima sotto la direzione artistica di Giulio Base.

Questa la lista dei premi che, nel corso della serata condotta dalla madrina Cristiana Capotondi, verranno assegnati ai titoli in concorso.

PREMI UFFICIALI

CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Premio per il miglior film – 20.000 euro
Premio speciale della Giuria IWONDERFULL – 7.000 euro
Premio per la miglior sceneggiatura
Premio per la migliore attrice
Premio per il migliore attore

CONCORSO DOCUMENTARI
Premio per il miglior film – 10.000 euro
Premio speciale della Giuria

CONCORSO CORTOMETRAGGI
Premio per il miglior film – 3.000 euro
Premio speciale della Giuria

 

PREMI COLLATERALI

PREMIO ACHILLE VALDATA
Giuria dei lettori di “Torinosette”
Miglior film Concorso Lungometraggi
PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI
Assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino) al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo
PREMIO INTERFEDI
Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità, attribuito dalla Giuria Interfedi
PREMIO SCUOLA HOLDEN
Miglior sceneggiatura Concorso Lungometraggi
PREMIO RAI CINEMA CHANNEL
Acquisizione diritti web e free tv per l’Italia
Miglior film Concorso Cortometraggi

 

Questo un recap di tutti i titoli del concorso

 

CONCORSO LUNGOMETRAGGI

L’AIGUILLE
(Abdelhamid Bouchnack, Tunisia/Francia/Arabia Saudita, 2024, DCP, 115’)
Una giovane coppia tunisina si trova di fronte a una decisione cruciale dopo la nascita del loro bambino intersessuale: hanno tre giorni per decidere il genere del bambino.

THE BLACK SEA
(Derrick B. Harden, Crystal Moselle, Usa/Bulgaria, 2024, DCP, 96’)
Il newyorchese Khalid rimane bloccato in una cittadina sul Mar Nero e, dopo essere stato accolto dalla gente del luogo, decide di ricambiare il favore con la cosa americana che meglio conosce: l’hip hop!

CORRESPONSAL
(Emiliano Serra, Argentina, 2024, DCP, 75’)
1978. Eduardo Ulrich, corrispondente per gruppi editoriali legati a dittature latinoamericane, deve spiare un medico esiliato in Argentina. Un thriller politico che riflette sul ruolo del giornalismo.

DISSIDENT
(Stanislav Gurenko, Andrii Al’ferov, Ucraina, 2024, DCP, 95’)
Oleg è un ex soldato dell’esercito ucraino che ha combattuto per l’indipendenza dell’Ucraina durante la Seconda Guerra Mondiale. Tornato in Ucraina, cerca di trovare il suo posto nella società in tempo di pace.

EUROPA CENTRALE
(Gianluca Minucci, Italia, 2024, DCP, 87’)
Un Kammerspiel metafisico sulla lotta politica, il tradimento e la paranoia, ambientato in un viaggio in treno di una coppia di comunisti a cui è stata affidata dal Comintern un’importante missione nell’aprire del 1940.

HOLY ROSITA
(Wannes Destoop, Belgio, 2024, DCP, 90’)
Rosita vive in un caseggiato popolare dove sperimenta una profonda solitudine. Il suo sogno più grande è quello di diventare madre, ma, quando rimane veramente incinta, decide di nascondere la notizia.

KASA BRANCA
(Luciano Vidigal, Brasile, 2024, DCP, 90’)
Dé, adolescente afroamericano di Chatuba, una favela di Rio de Janeiro, riceve la notizia che sua nonna ha raggiunto la fase terminale dell’Alzheimer. Così decide di vivere appieno gli ultimi giorni di vita con lei.

THE LAST ACT
(Paymon Shahbod, Iran, 2024, DCP, 86’)
L’attrice Farzaneh torna a girare un film in cui interpreta una madre in cerca della figlia perduta. Improvvisamente scopre però che la sua vera figlia è scomparsa. Nonostante la preoccupazione, decide di rimanere ugualmente sul set, stabilendo un legame profondo col personaggio che impersona.

MADAME IDA
(Jacob Møller, Danimarca, 2024, DCP, 110’)
Negli anni ’50, l’orfana quindicenne Cecilia, rimane incinta e viene invitata da Ida, una donna matura che adotterà il bambino e con cui Cecilia sviluppa un forte legame. Ma l’avvicinarsi del parto metterà tutto alla prova.

MY BEST, YOUR LEAST
(Kim Hyun-jung, Corea del Sud, 2024, DCP, 111’)
L’insegnante di liceo Hee-yeon si trova ad affrontare sfide personali delicate, tra cui la sua infertilità. Quando la sua studentessa Yu-mi rimane incinta, Hee-yeon le consiglia di abbandonare la scuola, ma tutto cambia quando Hee-yeon scopre di essere incinta a sua volta. Questo evento dà vita a una complicità inaspettata tra le due donne.

N-EGO
(Eleonora Danco, Italia, 2024, DCP, 82’)
Travestita da manichino «dechirichiano», Eleonora Danco s’immerge in diversi luoghi e incontra personaggi unici che, con le loro storie, rispecchiano le sue paure e i suoi desideri. Ogni incontro diventa un riflesso dei suoi demoni interiori, trasformando le vite di questi individui in tessere di un mosaico emotivo.

NINA
(Andrea Jaurrieta, Spagna, 2024, DCP, 104’)
Nina decide di tornare nella città costiera dove è cresciuta, con un fucile a pompa nella borsa e un obiettivo chiaro: vendicarsi di Pedro, un famoso scrittore a cui la città ora rende omaggio.

PONYBOI
(Esteban Arango, Usa, 2024, DCP, 103’)
New Jersey, San Valentino. Per il sex worker Ponyboi è una giornata intensa: scopre che suo padre, con cui non ha rapporti, sta morendo. E la situazione si complica ulteriormente quando un affare di droga va storto.

TENDABERRY
(Haley Elizabeth Anderson, Usa, 2024, DCP, 116’)
Mentre il suo fidanzato Yuri torna in Ucraina per assistere il padre malato, Dakota si trova ad affrontare la precarietà della vita a New York. Quando Yuri scompare, la giovane scopre di essere incinta e deve decidere se aggrapparsi al passato o costruire il proprio futuro.

UNDER THE GREY SKY
(Mara Tamkovich, Polonia, 2024, DCP, 81’)
Nel 2020, dopo le elezioni truccate da Lukashenko, la Bielorussia è scossa da massicce manifestazioni di protesta. La giornalista antiregime Lena trasmette in diretta la violenta repressione di una manifestazione pacifica, ma viene localizzata da un drone della polizia e arrestata.

VENA
(Chiara Fleischhacker, Germania, 2024, DCP, 116’)
Jenny e il fidanzato Bolle non condividono soltanto l’euforia indotta dalla metanfetamina ma anche l’attesa di un nascituro. Quando la levatrice Marla entra nella sua vita, Jenny sperimenta per la prima volta una connessione emotiva con la figlia, accompagnata da un forte senso di libertà.

 

 

CONCORSO DOCUMENTARI

THE BRINK OF DREAMS
(Ayman El Amir, Nada Riyadh, Egitto/Francia/Danimarca/Qatar/Arabia Saudita, 2024, DCP, 102’)
La storia di un gruppo di giovani donne che cercano di costruire una comunità, affrontando il dilemma di vivere in modo autentico o conformarsi alle aspettative sociali. Le protagoniste intraprendono un viaggio di auto-scoperta, che svela la loro personalità e le tradizioni del loro villaggio e il mondo che si estende oltre i suoi confini.

CONTROLUCE
(Tony Saccucci, Italia, 2024, DCP, 72’)
Tra riprese originali, filmati di repertorio e fotografie dell’Archivio Luce, la storia di Adolfo Porry-Pastorel, padre dei fotoreporter italiani, tra le due guerre diventato «il fotografo di Mussolini», tenuto d’occhio dalla censura fascista ma lasciato entrare nelle stanze private del Duce. Un “occhio del secolo”, capace di raccontare il dietro le quinte del potere, la belle époque, il ventennio fascista e il dramma della guerra.

GINGERBREAD FOR HER DAD
(Alina Mustafina, Kazakistan, 2024, DCP, 76’)
Insieme alla figlia e alla nipote, Lyabiba intraprende un viaggio dal Kazakistan alla Polonia per trovare la fossa comune dove suo padre è stato presumibilmente gettato durante la Seconda guerra mondiale. Mentre viaggiano attraverso il loro paese natale, queste tre donne di generazioni diverse cercano di ripristinare il loro legame perduto.

HIGHER THAN ACIDIC CLOUDS
(Ali Asgari, Iran, 2024, DCP, 70’)
Impossibilitato a lasciare il suo paese dopo la proiezione a Cannes del suo film Kafka a Teheran – Terrestrial Verses, diretto con Alireza Khatami, Ali Asgari non si è lasciato intimidire dal regime iraniano e ha continuato a lavorare nonostante le difficili condizioni. Resistendo al degrado della sua città e al pessimismo dilagante, ha deciso di continuare a raccontare i suoi sogni e a imbastire le sue riflessioni con apocalittiche sfumature di grigio.

IMMÉMORIAL, CHANTS DEL LA GRANDE NUIT
(Béatirce Kordon, Francia, 2024, DCP, 112’)

La morte è all’orizzonte di ogni vita, eppure non ne sappiamo nulla e non possiamo dire nulla al riguardo. Si può solamente cercare di afferrare alcune riflessioni attraverso lo specchio che le porgiamo: miti, rituali, danze…che diventano così luoghi in cui possono stabilirsi legami con l’inspiegabile.

I’M NOT EVERYTHING I WANT TO BE
(Klára Tasovská, Repubblica Ceca/Slovacchia/Austria, 2024, DCP, 90’)

Un invito a una prestigiosa mostra fotografica costringe la settantenne Libuše Jarcovjáková ad accendere il suo
scanner fotografico. Ha atteso un invito del genere per cinquant’anni, sperando che il suo talento venisse finalmente riconosciuto apprezzato. L’indissolubile legame fra arte e vita attraverso il ritratto di una donna che ha sempre lottato per la propria libertà sfidando tutti i pregiudizi sociali.

IN ULTIMO
(Maria Balsamo, Italia, DCP, 73’)
Claudio Ritossa è un medico palliativista che svolge il suo lavoro con grande empatia per chi è al termine della vita. Inoltre, dedica tanto tempo al giardinaggio, un’attività che riassume il senso della sua professione. Un documentario che racconta la morte attraverso la vita e induce così a riflettere sul fluire ciclico dell’esistenza.

A MAN IMAGINED
(Brian M. Cassidy, Melanie Shatzky, Canada, 2024, DCP, 62’)
Il ritratto intimo e doloroso del sessantasettenne Lloyd, affetto da una forma di schizofrenia che sopravvive tra i detriti urbani, vende oggetti di recupero e dorme nei depositi di rottami. Quando emerge un dettaglio sorprendente del suo passato, i due registi cercano di aiutarlo a ricomporre i frammenti della sua esistenza, un puzzle di astrazioni dolorose che parte dalla sua infanzia.

IL MESTIERE DI VIVERE
(Giovanna Gagliardo, Italia, 2024, DCP, 90’)
26 agosto 1950, l’ultimo, frenetico giorno di vita di Pavese. Il poeta si aggira per un Torino deserta, cerca amici che non trova, scrive, telefona. La domenica sera mette fine alla sua vita. La storia di un uomo, di uno scrittore, di un intellettuale che nella sua breve vita è riuscito a creare un mondo letterario e culturale che ha segnato la seconda metà del Novecento italiano.

NORWEGIAN DEMOCRAZY
(Fabien Greenberg, Bård Kjøge Rønning, Norvegia, 2024, DCP, 70’)
Attraverso le azioni del Sian, gruppo schierato a difesa dei valori cristiani contro la presunta invasione islamica, il film getta uno sguardo profondo sulle contraddizioni della democrazia in Norvegia, indaga il confine tra libertà di parola e incitamento all’odio, diritto di manifestazione e azione violenta. L’attività dei responsabili del gruppo è messa a confronto con l’attivismo di militanti di sinistra.

LE RETOUR DU PROJECTIONNISTE
(Orkhan Aghazadeh, Francia/Germania, 2024, DCP, 87’)
In un remoto villaggio delle montagne Talysh, tra Iran e Azerbaigian, un riparatore di televisori spolvera il suo vecchio proiettore, sognando di riunire di nuovo i suoi concittadini davanti al grande schermo. Affronta un ostacolo dopo l’altro, fino a quando non trova un alleato inaspettato: un giovane appassionato di cinema.

THE SHEPHERD
(Zhao Yufei, The Shepherd, Cina, 2024, DCP, 55’)
Zhenping è un pastore delle praterie in Mongolia, non è sposato e vive con la madre. La loro vita è povera ma serena. Un’estate, il fratello torna da Pechino e gli presenta una ragazza, portando Zhenping a un bivio: da un lato, l’amore e una vita migliore; dall’altro, rimanere nel villaggio per prendersi cura della madre e ristrutturare le tombe dei fratelli defunti.

THE SILENCE OF LIFE
(Nina Blažin, Slovenia, 2024, DCP, 88’)
Attraverso l’esperienza di Manca Kosir, una donna forte e positiva che presta volontariato in un hospice, il film affronta con franchezza il tema della morte e crea uno spazio intimo in cui gli spettatori possono rispecchiarsi e rievocare le loro esperienze personali. Al contempo, però, emerge potente anche la celebrazione dell’amore e della vita.

SOLDIER MONIKA
(Paul Poet, Austria, 2024, DCP, 106’)
Monika Donner è un soldato d’élite transgender e un simbolo della lotta per i diritti di genere, ma è anche un’autrice apprezzata dall’estrema destra. La sua vita incarna un conflitto ideologico profondo che la trasforma in una guerriera solitaria intrappolata tra fronti opposti.

A SUDDEN GLIMPSE TO DEEPER THINGS
(Mark Cousins, Gb, 2024, DCP, 98’)
Un ritratto anticonvenzionale della pittrice Wilhelmina Barns-Graham, partendo da un momento fondamentale della sua esistenza: la scalata al ghiacciaio di Grindelwald in Svizzera, che avrà ripercussioni fondamentali sulla sua opera. Una riflessione universale sul mistero della creatività e sul rapporto tra Arte e Vita.

WOMAN OF GOD
(Maja Prettner, Slovenia, 2024, DCP, 98’)
La sacerdotessa luterana Jana lotta per mettere in pratica ciò che predica nella sua parrocchia rurale in Slovenia. Nonostante il suo spirito ironico, si sente intrappolata dalla rigidità dell’ambiente ecclesiastico e deve decidere se rinunciare ai voti.

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