Europa centrale
di Gianluca Minucci
Italia, 2024 87’
Un kammerspiel metafisico sulla lotta politica, il tradimento e la paranoia, ambientato in un viaggio in treno di una coppia di comunisti a cui è stata affidata dal Comintern un’importante missione nell’aprile del 1940. Europa Centrale è una storia di spionaggio paranoide, un dramma profondamente umano collocato in un contesto politico violento ed angosciante, dove gli aderenti alle ideologie dominanti del Novecento (Comunismo Stalinista e Fascismo) finiscono per perdere qualsiasi forma di umanità. La paura, il sospetto, la violenza psicologica e fisica, creano un’atmosfera claustrofobica e psicotica, un cul de sac dal quale non c’è via di scampo. Il film, scritto dallo stesso regista, Gianluca Minucci e da Patrick Karlsen, vanta nel cast Paolo Pierobon, Tommaso Ragno, Catherine Bertoni de Laet, Matilde Vigna, Levente Molnar e Angelica Kazankova Kazankova (Orlando). Le musiche originali sono del compositore polacco Zbigniew Preisner, storico collaboratore di Krzysztof Kieslowski, la fotografia è firmata da Carlo Rinaldi, i costumi sono di Stefano Ciammitti, sound designer Thomas Giorgi, e il montaggio di Ian Degrassi.
Le dichiarazioni del regista, Gianluca Minucci
«La vita del fuoriuscito sotto i regimi fascisti era segnata non solo da fervore ideologico ma anche da solitudine, angoscia e paranoia. Parallelamente, il dogma del socialismo reale, costruito sulla menzogna che portò alle brutali esecuzioni cekiste, all’orrore del Holodomor e alle purghe staliniane, non dava spazio ad alcun tipo di divergenza, trascinando così la psicosi del dissidente e di ogni militante al suo stadio più oscuro e predatorio. L’Europa centrale fu il punto focale di questa abiezione nella sua forma più distruttiva e feroce».