Viva Zapata!
Usa 1952, 113’
Cast: Marlon Brando, Jean Peters, Anthony Quinn, Mildred Dunnock, Joseph Wiseman, Arnold Moss, Alan Reed, Margo, Harold Gordon, Lou Gilbert, Frank Silvera, Abner Biberman
La storia di Emiliano Zapata (1879-1919), che durante la Rivoluzione messicana guida i campesinos contro i grandi proprietari terrieri e con il fratello Eufemio dà il via alla ribellione nel sud, sotto la guida del riformatore Madero. Dopo la caduta del dittatore Díaz e l’ascesa di Madero, rifiuta le offerte di terra e capisce come il potere corrompa chiunque, compreso suo fratello. Diventerà Presidente del Messico, ma terrà la carica per poco, tornando a combattere con i suoi peones. Grande prova di Brando, inflessibile ed eroico, ma Oscar a Anthony Quinn come migliore attore non protagonista. Regia di Kazan (e fotografia di Joe MacDonald) ispirate alle avanguardie sovietiche, sceneggiatura di John Steinbeck.
Il regista, Elia Kazan
(Costantinopoli, Turchia, 1909 – New York 2003), nato Elias Kazancıoğlu, è stato un regista, sceneggiatore, attore, scrittore, produttore cinematografico e teatrale di origini greche, naturalizzato statunitense. Celebre per aver fondato nel 1947 l’Actors Studio di New York, da regista per il cinema ha realizzato alcuni dei più grandi film hollywoodiani degli anni ’50 e ’60, mantenendo sempre vivo il legame con il teatro e con letteratura coeva (in particolare con John Steinbeck e Tennessee Williams, di cui adattò Un tram che si chiama desiderio), prima di dedicarsi egli stesso alla scrittura di romanzi. Ha vinto l’Oscar per la migliore regia con Barriera invisibile (1948) e Fronte del porto (1955) e un Oscar alla carriera nel 1999. Ha legato il suo nome alle vicende del maccartismo, con la sua controversa collaborazione con la commissione McCarthy.