Biografilm Festival 2022, arrivano Mark Cousins e le Girl dalla Finlandia

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Una scena del film Girl, Girl, Girl

Dopo l’apertura con The Princess, il documentario di Ed Perkins su Lady Diana Spencer che ha riempito la grande sala del Biografilm Hera Theatre venerdì 11, il primo weekend della diciottesima edizione del Biografilm Festival è proseguito con grande affluenza di pubblico e di ospiti.

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È arrivato Mark Cousins, il filmmaker irlandese a cui il festival dedica quest’anno una retrospettiva con i suoi tre ultimi film,  The Storms of Jeremy Thomas, The Story of Looking e The Story of Film: A New Generation.

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Proprio quest’ultimo è stato il primo a essere presentato al pubblico, in sala Mastroianni del cinema Lumiere gremita, nonostante fossero le 15:30 di domenica. A conferma che il cinema come lo conosciamo è ben lontano dall’estinzione, cosa di cui è convinto anche l’autore.

«Sin da bambino ho sempre avuto l’impressione che il cinema mi parlasse, che le storie che vedevo sul grande schermo mi stessero indicando una strada da seguire. E ancora oggi è così, la cosa più bella che posso fare è sedermi in una sala buia e vedere lo schermo che si illumina ed entrare dentro quelle immagini, essere parte di loro».

Questo nuovo capitolo del poderoso lavoro sulla storia del cinema, la cui prima parte aveva analizzato i primi cento anni dell’arte delle immagini in movimento, si concentra specificamente sul cinema del XXI secolo, analizzando l’evoluzione del mezzo e del linguaggio attraverso spessoni di film e riflessioni accompagnate dalla voce di Cousins, una cifra stilistica comune a tutto il suo cinema. Sul futuro della sala il regista irlandese ha una sua opinione ben precisa.

«Le sale non spariranno, ma i grandi cinema da 500 posti saranno sempre di meno e dedicati a un certo tipo di film. Quello che già oggi sta accadendo è il proliferare di sale di comunità, con pochi posti e che rispondono alle esigenze di un pubblico che ha voglia di scoprire cinema sia del passato che del futuro».

The Story of Film: a New Generation sarà disponibile su IWonderfull.it, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures a partire dal 14 giugno 2022.

Il futuro, è sicuramente nelle mani delle tre protagoniste di Girl, Girl, Girl

Deliziosa commedia teen della regista finlandese Alli Haapasalo. Già presentato al Sundance Film Festival a gennaio, dove ha vinto l’Audience Award, il film ha poi viaggiato a Berlino e ha aperto il BFI Flare 2022, per approdare adesso al Biografilm, accolto con grande entusiasmo dal pubblico.

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Mimmi, Rönkkö ed Emma sono tre ragazze che stanno passando dall’adolescenza all’età adulta, tutte e tre in cerca d’amore e alla scoperta di se stesse. Seguiamo le loro storie nell’arco di tre successivi venerdì, tra feste, sesso fugace, innamoranti e litigi, in cerca di una felicità che arriverà prima o poi. Commedia dall’equilibrio miracoloso, che tratta temi delicati come il rapporto con la sessualità, l’omosessualità e l’accettazione di se stesse con grazia e leggerezza, Girl Girl Girl sembra raccogliere la lezione del grande cantore del cinema adoloscenziale John Hughes, ma con un punto di vista tutto al femminile.

«Sono nata nel 1977 e quando ero adolescente anche io amavo le commedie di John Hughes, Sixteen Candles era uno dei miei film preferiti» ci ha raccontato la regista. «Ma crescendo mi sono accorta che c’era qualcosa non andava, perché nonostante Molly Ringwald veniva vista come il prototipo di una ragazza nuova, moderna, c’era comunque sempre un principe azzurro che la veniva a salvare. Le mie ragazze invece sono in cerca di altro e lo fanno prendendo in mano la loro vita. Se dovessimo fare riferimento a un film che mi ha in qualche modo ispirata dire di più Fucking Amal di Lukas Moodysson».

Bravissime le tre giovani protagoniste, Linnea Leino, anche lei ospite a Bologna insieme alla regista e alla sceneggiatrice Daniela Hakulinen, Aamu Milonoff e Eleonoora Kauhanen.

Girl, Girl, Girl arriverà prossimamente in Italia distribuito da I Wonder Pictures.

Grande successo anche per la retrospettiva dedicata a Yuri Ancarani, artista e regista che con il suo Atlantide aveva raccolto grandi consensi da parte di pubblico e critica all’ultima Mostra di Venezia. Le maratone dei sui cortometraggi hanno fatto registrare sale piene e pubblico attento.

Sempre a conferma che non solo i blockbuster americani riempiono le sale e che i festival, e Biografilm 2022 lo sta già confermando, continuano a essere uno strumento promozionale per l’industria cinematografica di straordinaria importanza.