Cannes 2021, la selezione ufficiale, Nanni Moretti in concorso

Il festival francese annuncia la sua selezione ufficiale dopo un anno di stop forzato

0
Cannes 2021

Cannes 2021, dopo un anno di stop a causa della pandemia, torna sulla Croisette il grande cinema internazionale.

Alcune novità, ma per gli addetti ai lavori, che avranno una nuova multisala, ma piuttosto lontana dalla Croisette, e soprattutto dovranno sottostare alle procedure anticovid che il festival sta comunicando con il contagocce, ovviamente perché devono essere coordinate alle decisioni del governo francese.

Ma come dicevamo, queste sono questioni che interesseranno i professionisti che saranno a Cannes in presenza per seguire questa edizione 2021. Quello che interessa in questo momento sono i film e nonostante i molti proclami del delegato generale Thierry Fremaux, inevitabilmente la selezione è stata influenzata dal Covid. Pochi titoli americani, nessun blockbuster, “tranne uno, che sarà proiettato sulla spiaggia, è un ottimo film, certo non è Dune, non è Steven Spielberg, non è James Bond” e che anche se non è stato annunciato da Fremaux, dovrebbe quasi certamente essere Old, di M. Night Shymalan.

Dell’apertura si è già detto, Annette di Leos Carax, film certamente molto atteso, così come scontata era la presenza di Nanni Moretti in un concorso certamente di buon livello, con molti registi che a Cannes sono di casa.

Fremaux ha battuto molto su questo punto, quello della fedeltà al festival di alcuni cineasti, Moretti per primo, ma anche Verhoeven, Wes Anderson, e molti precedenti vincitori della Palma, da Audiard a Farhadi, fino a Apichatpong Weerasethakul.

Concorso comunque di ottimo livello, non uno dei migliori degli ultimi vent’anni, ma nemmeno, almeno sulla carta, deludente. Molto sperimentale Un Certain Regard, molto interessanti i documentari di Oliver Stone e Charlotte Gainsbourg, e forse ancora di più quello di Todd Haynes sui Velvet Underground.

Ma la cosa che ha colpito di più nel corso della conferenza stampa è stato un certo nervosismo da parte di Fremaux, soprattutto nel rispondere alla domanda sull’assenza di Netflix dalla competizione ufficiale. “Abbiamo parlato a lungo con Netflix. Cannes ha una regola, ovvero che i film in concorso devono essere proiettati nelle sale cinematografiche francesi. C’erano due film molto interessanti a cui abbiamo proposto la selezione ufficiale fuori concorso, ma Netflix ha rifiutato e questi film andranno in concorso in altri festival, che è una cosa che come Festival di Cannes non condividiamo”.

I riferimenti a Venezia, che ha già annunciato l’anteprima mondiale di Dune e che non ha mai precluso il concorso a Netflix, sono piuttosto espliciti. D’altronde Fremaux ha una grossa responsabilità, perché dopo l’edizione 2020 di Venezia svoltasi in piena pandemia e rivelatasi un grande successo per la perfetta organizzazione e l’altissimo livello di sicurezza per la stampa e i professionisti, basterebbe un solo contagio tra gli accreditati per considerare l’edizione 2021 un fallimento.

Ovviamente ci auguriamo che tutto vada per il meglio, ma la sensazione è che lo stop del 2020 e la splendida Venezia 77, che ricordiamo ha premiato con il Leone d’oro Nomadland, trionfatore poi di tutti i maggiori premi della Award Season, Oscar compreso, abbia segnato il sorpasso, almeno provvisorio, di Venezia ai danni di Cannes. E probabilmente tutto il cinema americano che non ci sarà sulla Croisette lo vedremo in Laguna, per una Venezia 78 davvero stellare.

Film d’apertura

“Annette,” Leos Carax (also in Competition)

Cannes 2021 – Concorso internazionale

“Ahed’s Knee,” Nadav Lapid
“Annette,” Leos Carax
“Benedetta,” Paul Verhoeven
“Bergman Island,” Mia Hansen-Løve
“Casablanca Beats,” Nabil Ayouch
“Compartment No. 6,” Juho Kuosmanen
“Drive My Car,” Ryûsuke Hamaguchi
“Everything Went Fine,” Francois Ozon
“The French Dispatch,” Wes Anderson
“A Hero,” Asghar Farhadi
“La fracture,” Catherine Corsini
“Lingui,” Mahamat-Saleh Haroun
“Memoria,” Apichatpong Weerasethakul
“Nitram,” Justin Kurzel
“Paris, 13th District,” Jacques Audiard
“Par un Demi Clair Matin,” Bruno Dumont
“Petrov’s Flu,” Kirill Serebrennikov
“Red Rocket,” Sean Baker
“The Restless,” Joachim Lafosse
“The Story of My Wife,” Ildikó Enyedi
“Three Floors,” Nanni Moretti
“Titane,” Julia Ducournau
“The Worst Person in the World,” Joachim Trier
“Flag Day,” Sean Penn

Un Certain Regard

“After Yang,” Kogonada
“Blue Bayou,” Justin Chon
“Bonne Mère,” Hafsia Herzi
“Commitment Hasan,” Hasan Semih
“Freda,” Gessica Généus
“House Arrest” OR “Delo,” Alexey German Jr.
“The Innocents,” Eskil Vogt
“Lamb,” Valdimar Jóhansson
“Moneyboys,“ B.C Yi
“Noche de Fuego,” Tatiana Huezo
“Un Monde,” Laura Wandel
“Women Do Cry,” Mina Mileva and Vesela Kazakova
“La Civil,” Teodora Ana Mihai
“Unclenching the Fists,” Kira Kovalenko
“Let Their Be Morning,” Eran Kolirin

Cannes Premiere

“Evolution,” Kornel Mundruczo
“Cow,” Andrea Arnold
“Deception” OR “Tromperie,” Arnaud Desplechin
“Hold Me Tight,” Mathieu Almaric
“In Front of Your Face,” Hong Sang-soo
“Love Songs for Tough Guys,” Samuel Benchetrit
“Mothering Sunday,” Eva Husson
“Val,” Ting Poo and Leo Scott

Out of Competition

“Aline, the Voice of Love,” Valerie Lemercier
“Babi Yar. Context,” Sergei Loznitsa
“Bac Nord,” Cédric Jimenez
“Emergency Declaration,” Han Jae-Rim
“In His Lifetime” OR “De son vivant,” Emmanuelle Bercot
“Stillwater,” Tom McCarthy
“The Velvet Underground,” Todd Haynes

Special Screenings

“Black Notebooks,” Shlomi Elkabetz
“H6,” Yé Yé
“Jane by Charlotte,” Charlotte Gainsbourg
“JFK: Through the Looking Glass,” Oliver Stone
“Mariner of the Mountains,” Karim Aïnouz
“Baby Yar. Context.” Sergei Loznitsa
“The Year of the Everlasting Storm,” Jafar Panahi, Anthony Chen, Malik Vitthal, Laura Poitras, Dominga Sotomayar, David Lowery, and Apichatpong Weerasethakul

Midnight Screenings

ORANGES SANGUINES (Bloody oranges) by Jean-Christophe MEURISSE