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Andrea Bocelli: «sono grato a chi ha disegnato questa vita per me»

In anteprima mondiale alla Festa di Roma e Alice nella città “Andrea Bocelli 30: The Celebration”. L'incontro del grande tenore con il pubblico e la premiere con le superstar internazionali Sofia Carson ed Elisa

«Esordire a 35 anni per me è stato molto importante – ha confessato Andrea Bocelli insieme alla moglie Veronica durante l’incontro coi ragazzi delle scuole di musica e cinema organizzato da Alice nella Città all’Auditorium Parco della Musica, che ha preceduto l’anteprima serale di Andrea Bocelli 30: The Celebration, diretto da Sam Wrech, all’Auditorium Conciliazione insieme a Sofia Carson – se fosse successo a 20 anni forse non sarei stato capace di mantenere i piedi per terra. Sono grato a chi ha disegnato questa vita per me per aver aspettato il momento giusto. Non montarsi la testa quando si è piccoli diventa un’ardua impresa».

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Il film-concerto, prodotto da Mercury StudiosMaverickImpact Productions e Almud con uscita americana l’8 novembre, ripercorre i tre giorni di musica organizzati per festeggiare il trentennio della carriera del tenore toscano a Lajatico, la sua città natale, nel Teatro del Silenzio, in cui è iniziato il suo amore per la musica.

«Da ragazzo facevo il piano bar e la mia massima aspirazione era partecipare a Sanremo, perché tutti i miei amici e parenti mi dicevano che dovevo andare lì – ha continuato il tenore – e dalla vita non mi sarei mai aspettato tutto questo. Quello che ho sempre voluto è vivere di musica, che è la mia passione e niente di più. Quando ero piccolo credeva nel mio potenziale più mia madre di me. Mi diceva che dovevo provarci: portare i provini, propormi. Non lo facevo e lo faceva lei al mio posto».

Più di 30.000 gli ospiti della tre giorni dal 15 al 19 luglio scorsi, da Ed Sheeran Russell Crowe, da Johnny Depp ad Elisa, fino a Kim e Khloe Kardashian.

«Tutti si divertono a parlare di sacrifici – ha risposto Bocelli alla domanda di un giovane spettatore – ma Pitagora diceva che vanno prese buone abitudini, perché il tempo le renderà piacevoli. I sacrifici vanno fatti: chi canta è come un atleta che deve tenere sempre in allenamenti i muscoli della voce, poi c’è lo studio che è basilare, senza non si va da nessuna parte, ma se fai tutto con passione, ogni giorno tutto i giorni, i sacrifici diventano abitudini persino piacevoli. Prima vivevo il camerino come carcere, ora mi manca. Col tempo ho capito che non è tanto importante fare quello che si ama, ma amare quello che si fa».

La celebrazione del trentennale andrà avanti con due serate evento, prossimamente su Canale 5, realizzate ad hoc per Mediaset da FriendsTV e con l’uscita il 25 ottobre del suo nuovo album, Duets, 32 tracce tra molte delle collaborazioni più amate, con Ed Sheeran, Céline Dion, Sarah Brightman, Dua Lipa, Jennifer Lopez, Giorgia e Luciano Pavarotti, e i nuovi duetti registrati per il disco, con Shania Twain, Chris Stapleton, Gwen Stefani, Marc Anthony, Karol G, Sofia Carson, Lauren Daigle, Elisa, Matteo Bocelli e Hans Zimmer.

«Ci tengo a dire un’ultima cosa, prima di terminare questo incontro, visto che stiamo parlando ai ragazzi – ha concluso il Maestro – non avere più sogni e voglia di imparare è molto pericoloso. Quando mio padre ha detto che non voleva imparare più niente, dopo poco ci ha lasciati. Per difendere la nostra giovinezza e la nostra libertà è importante avere sogni perseguiti attraverso la fame di sapere, che non deve mai esaurirsi».

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