Braveheart, le curiosità sul film

In onda questa sera su Rai 4

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Cinque Oscar sono un notevole palmarès, soprattutto quando tra questi ci sono i due più importanti, quello per il miglior film e quello per la miglior regia (oltre a miglior trucco, montaggio e fotografia). Ed ancora più significativo quando a vincerli è un attore passato dietro la macchina da presa, come fu per Robert Redford con Gente comune nel 1980 o Clint Eastwood con Gli spietati nel 1992 e con Million Dollar Baby nel 2004.

Le 3 curiosità sul film:

Braveheart è il secondo dei quattro film diretti da Mel Gibson (l’esordio fu L’uomo senza volto del 1993), il suo più famoso e premiato. Si racconta la ribellione del popolo scozzese al tirannico dominio del re inglese Edoardo I, spietato e avido di potere. Il periodo storico è quello del XIII secolo e la rivolta scozzese è capitanata da William Wallace, ribattezzato Braveheart, che trasforma una vendetta personale (gli vengono uccisi padre e fratello da ragazzino e la moglie una volta diventato adulto) nel riscatto della Scozia. L’origine del film fu casuale: lo scrittore e autore di canzoni americano Randall Wallace, successivamente anche regista (La maschera di ferro, 1999, We Were Soldiers, 2002) era in vacanza con la moglie a Edimburgo e andando a visitare il castello vide la statua di William Wallace e domandò di chi si trattasse. «Un custode mi rispose: è il nostro eroe nazionale. Pensai che uno famoso col mio stesso cognome non l’avevo mai sentito nominare e iniziai a documentarmi, ma i dati biografici su Wallace erano esigui. C’erano invece molte leggende su di lui, come che fosse alto 2 metri o avesse ucciso 100 uomini».