BRUCE CAMPBELL: «ASH, IL MIO EROE IMPERFETTO »

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Era il 1981 quando un Sam Raimi poco più che ventenne debuttava al cinema con il suo primo lungometraggio, La Casa. Una pellicola, oggi cult movie, a bassissimo budget con la quale diede vita alla celebre saga cinematografica horror e ad uno dei personaggi più amati ed iconici del grande schermo: Ash Williams. Ad interpretarlo l’amico di sempre, Bruce Campbell, che avrebbe legato il suo nome a quello dell’eroe inconsapevole, con una motosega al posto della mano destra, che combatte le forze del male. Dopo l’esordio, nel 2015, della serie horror-comedy Ash vs Evil Dead, sul canale tv a pagamento americano Starz (Power, The Girlfriend Experience), il 3 ottobre torna su Infinity, in anteprima esclusiva e in contemporanea con gli Stati Uniti, la seconda stagione dello show. Un nuovo capitolo che promette molte novità per la schiera di fan che hanno atteso oltre vent’anni per vedere tornare in azione l’ex ragazzo di Elk Grove.

Dopo aver vestito i panni di Ash così a lungo non si è annoiato del personaggio? 
Al contrario, sta diventando il personaggio preferito che abbia mai interpretato. Esplorando il suo carattere sono arrivato a conoscerlo meglio, rendendolo sempre più interessante ai miei occhi. E ora, grazie alla serie, è diventato un personaggio tridimensionale.

È stato difficile trovare la chiave giusta per arricchire il personaggio senza perdere i suoi tratti caratteristici?
No. Ash sarà sempre un buffone e farà errori grossolani, o almeno lo spero. Ma nella serie è anche possibile trovare occasioni nelle quali prenderà decisioni per un bene più grande, dove rischierà la vita per salvare quella altrui. Si sta lentamente trasformando in un vero eroe. In questo momento, è ancora un eroe imperfetto e riluttante. Ma con il tempo, finirà per diventare un uomo migliore.

Ha partecipato, in fase di scrittura, all’evoluzione e al background del personaggio?
Ne sono coinvolto fin del primo film, nel 1979. Credo sia importante per scrittori e attori entrare in sintonia con il personaggio. Abbiamo intenzione di continuare a far evolvere Ash e il suo mito.

L’arrivo del padre di Ash e il ritorno di Cheryl cosa significano per lui e per lo show?
La presenza del padre permette di capire da dove viene Ash e scoprire come alcune delle frasi classiche del personaggio non siano sue, ma un’imitazione paterna. Il ritorno di sua sorella Cheryl, invece, renderà tutto più strano.

La serie permette di esplorare più a fondo la storia originale. Ha dovuto riguardare i film prima di tornare sul set?
Oh no. Non è stato necessario. Fortunatamente Sam Raimi ha diretto il primo episodio dello show e ha reso tutto molto facile. In questa stagione Ash deve confrontarsi con gli scheletri nell’armadio del suo passato. È stato divertente tornare indietro nel tempo e credo sia fantastico poter esplorare nuove parentesi. È il bello della tv.

Non vi è alcuna censura nello show. Ritiene che questo sia uno degli elementi che ha permesso alla serie di ottenere così tanto seguito? Con Stars ci sono mai stati scontri al riguardo?
Sì, penso sia quello a dare ai fan un senso di eccitazione, perché tutto può succedere. Starz è un grande partner, ci ha sempre dato grande supporto, e capisce cosa vogliono i fan.
Se la serie fosse stata trasmessa su qualsiasi altra rete, sarebbe stata cancellata o non sarebbe nulla di simile a ciò che è ora. Siamo molto felici di lavorare con loro. È la casa perfetta.

La serie richiede performance fisiche impegnative. Come si prepara?
Stretching (ride n.d.r.). E non è mai abbastanza. Mi sono tirato il tendine di un ginocchio quest’anno e le ultime due settimane di riprese avevamo solo scene di combattimento. Fisicamente è un incubo fare lo show. Ma la storia stessa lo richiede.

Il culto di Ash è cresciuto e cambiato nel corso degli anni. Quali differenze ha riscontrato tra i fan di oggi rispetto a quelli che hanno contribuito a mantenere in vita il mito di “Evil Dead”?
Direi che sono molto simili. Penso che Ash sia qualcuno con cui lo spettatore si può rapportare proprio perché non ha abilità speciali. Penso davvero sia questo ad averlo portato fin qui.