CANNES69: TUTTI I PRONOSTICI SUI VINCITORI

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Nell’anno in cui la critica si è spaccata in due sulla quasi totalità dei film – capolavoro o porcheria – e dei registi – genio o bluff – è ancora più difficile immaginare quale potrebbe essere il verdetto della giuria presieduta da George Miller, regista d’azione e spettacolo, attento al grande pubblico. Possiamo solo sperare di veder premiati, magari non nell’ordine in cui vorremmo, i film che abbiamo più amato sulla Croisette, a partire dall’ultimo arrivato, Elle di Paul Verhoeven, rischioso e innovativo, che ieri ha riacceso un ultimo inatteso moto di entusiasmo in platea. Dovrebbe vincere qualcosa Le client del’iraniano Asghar Farhadi e almeno uno dei due film bellissimi rumeni in gara, Sieranevada di Cristi Puiu e Bacalaureat di Cristian Mungiu. Ma non resterà senza premi Toni Erdmann della tedesca Maren Ade, così com’è possibile un riconoscimento per Loving di Jeff Nichols, con una coppia di attori che ha convinto un po’ tutti. Tra le attrici la migliore sarebbe Isabelle Huppert, ma ci sono anche Marion Cotillard con due film, la tedesca Sandra Huller, le due interpreti di Julieta di Almodovar, Kristen Stewart, Min-hee Kim per Mademoiselle del coreano Park Chan-Wook e Sonia Braga protagonista assoluta del brasiliano Aquarius. La Palma per l’interpretazione maschile potrebbe andare ad attori rumeni, a Dave Johns per il film di Ken Loach, I, Daniel Blake, oppure ad Adam Driver per un altro dei film che meriterebbe un premio, Paterson di Jim Jarmush.

Alessandra De Luca