GHOSTBUSTERS

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Ci sono dei film pensati con determinati attori e poi realizzati con un cast completamente diverso. Uno dei casi più lampanti è rappresentato da Ghostbusters.

Se tutto fosse andato come previsto, probabilmente avremmo letto nel cast i nomi di John Belushi, Eddie Murphy e John Candy. In questo caso il destino – tragico – ci ha messo però lo zampino. Ma facciamo un passo indietro. Agli inizi degli anni Ottanta Dan Aykroyd è una star: dopo aver tentato senza successo la via del seminario (espulso) e dell’Università (studi di sociologia e criminologia abbandonati), sceglie la carriera del comico, diventando una colonna dello storico Saturday Nigh Live della NBC. Qui stringe un sodalizio con John Belushi e con lui raggiunge il successo con The Blues Brothers, nel 1980, di John Landis. Aykroyd, che è anche sceneggiatore, ha in mente diversi progetti da realizzare con l’amico. Uno di questi è il soggetto di una storia nata dalla sua passione per i fenomeni paranormali. L’attore fa una prima stesura di una quarantina di pagine, ma quando è pronta John Belushi viene trovato morto per overdose. È il 5 marzo 1982. Nonostante il duro colpo, Aykroyd si rimette al lavoro per rielaborare il soggetto con l’aiuto di Harold Ramis e, nello stesso anno, lo sottopone a Ivan Reitman.

Il regista lo giudica troppo costoso, ma dopo una serie di tagli alle spese le riprese iniziano l’anno successivo. Buona parte del risparmio è merito di Aykroyd e Ramis, che creano gli zaini usati dai protagonisti e altri dispositivi tecnici, ma soprattutto decidono di vestire i panni del dottor Raymond Stantz e del dottor Egon Spengler. Al posto di Belushi per il ruolo del dottor Venkman vengono considerati Michael Keaton e Chevy Chase, ma la scelta cade su Bill Murray: sarà una delle carte vincenti del film. In origine il quarto cacciatore di fantasmi, Winston Zeddmore, aveva una presenza più ampia. Ma quando Eddie Murphy, dopo aver accettato di interpretarlo, lascia il progetto per dedicarsi a Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills, il suo spazio viene ridimensionato. Per il ruolo dello sfigato Louis Tully, invece, John Candy sbaraglia la concorrenza, ma insiste per caratterizzare il personaggio con un marcato accento germanico, facendolo accompagnare da due pastori tedeschi e Reitman affida la parte a Rick Moranis. L’unico ruolo senza discussioni è quello della bella violoncellista Dana Barrett: Sigourney Weaver, alla ricerca di un film brillante dopo vari drammi e thriller, fa il provino della scena in cui è posseduta in modo talmente convincente che viene subito reclutata.

La storia del film, per chi ancora non la conoscesse, racconta di ectoplasmi e presenze sempre più fastidiose a New York e la creazione di un team di cacciatori di fantasmi composto da tre dottori molto originali (Wenkman, Stantz e Spengler), che con le loro macchine riescono a mettere i fantasmi in trappola. All’inizio poco seguiti, i tre devono dare il meglio di sé affrontando la venuta sulla Terra di Gozer, una semi divinità Sumera che sta per reincarnarsi con l’aiuto di due adoratori. Ghostbusters è stata girato soprattutto a New York, ma il quartier generale degli acchiappafantasmi è ambientato in due diverse caserme dei vigili del fuoco: per gli esterni la Hook and Ladder 8 nel quartiere Tribeca, mentre gli interni sono della Fire Station 23 di Los Angeles. Allo stesso modo le scene nella biblioteca sono state effettuate nella vera biblioteca di New York sulla 5th Avenue, mentre le scene dell’attacco dei fantasmi con i libri messi a soqquadro è girata in quella di Los Angeles. La casa dove abitano Dana e Tully si trova invece al 55 di Central Park West. L’edificio è in realtà alto solo venti piani ma lo scenografo John De Cuir gli aggiunse tutta l’ultima parte con il terrazzo e le statue. Tra le curiosità, la citazione da un corto Disney del 1937, Gli scacciafantasmi, con Topolino, Pippo e Paperino nelle vesti di cacciatori di fantasmi a bordo di un’ambulanza. La vettura dei Ghostbusters, la Ecto1 è, appunto, un’ambulanza, una Miller Meteor Cadillac del 1959. Costato circa 32 milioni di dollari il film ne incassò oltre 240, generando un sequel e una serie di cartoon. Da qualche tempo era in progetto un terzo capitolo, ma dopo la morte di Harold Ramis, lo scorso febbraio, il progetto si è fermato. Quando si parla di Ghostbusters però non c’è mai nulla di definitivo.