L’ULTIMA SPIAGGIA

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POVERE MA BELLE
Mentre si ridimensiona, grazie ai fischi regalati a Personal Shopper, il mito hipster di Kristen Stewart, salgono alla ribalta le ragazze di borgata e di modeste origini. La capofila è stata quell’Ilenia Pastorelli venuta dal Grande Fratello e entrata dritta dritta nel pantheon dei David di Donatello grazie al ruolo da ‘scocomerata’ di Tor Bella Monaca, una insensatamente innamorata dei cartoon giapponesi in Lo chiamavano Jeeg Robot. La sua lumpen-apparizione rischia già di essere offuscata da quella di Daphne Scoccia (nel film Fiore di Claudio Giovannesi, Daphne Santoni). Non è proprio una galeotta rinchiusa per spaccio come il suo personaggio, ma anche lei di mestieri ne ha fatti tanti e poveri prima di venir “scoperta” nella trattoria dove serviva ai tavoli. Il film è bello e magnetico, Romeo&Giulietta dietro le sbarre senza un solo sbandamento nello stereotipo.

Ma a trafiggere il cuore sono i suoi occhioni nel viso magro e gattesco, quel corpo compatto che di battaglia ne ha già fatte tante. Ma ha anche visto tutto di Orange Is The New Black, si capisce. In sala Quinzaine l’hanno letteralmente portata in trionfo sollevandola sulle teste di tutti, sotto lo sguardo maturo e commosso di Valerio Mastandrea che nel film è suo padre. Ragazze maschiaccio, tatuaggi fatti in casa, dure e allevate alla crisi e nelle periferie, potrebbero essere le figlie e le sorelle piccole delle folgoranti cattive di Gomorra. Pare la nuova tendenza (scusate la parolaccia) del cinema italiano. Ha iniziato la bravissima Greta Scarano in Suburra, poi è arrivata Matilda De Angelis in Veloce come il vento, senza dimenticare Roberta Mattei di Non essere cattivo. Il cinema italiano ricomincia dalle periferie e dalle sue ragazze. Cannes mette il sigillo.

RICCHE MA BELLE
Al naturale sembra una diva del muto, nel film The Nice Guys viene rapita per errore grazie alla sua rassomiglianza con la star del porno Misty Mountains. ha 21 anni, si chiama Margaret Qualley e se vi chiedete cos’è quell’aria famigliare, beh, facile, è la figlia di Andie MacDowell. Lei, non sappiamo ancora dire se bravissima o solo fortunata, non viene dalle periferie, ma dal balletto classico. Avrebbe voluto interpretare la morte del cigno e invece si ritrova sballottata nell’adrelinico film di Shane Black, perdipiù in sospetto di porno.La mamma, tanto perbene e conscia dell’età da essere ormai famosa solo come icona delle più variegate creme antirughe, potrebbe non essere contenta. Per il momento si limita a un composto sorriso. E tace.

L’ULTIMO MASCHIO
Clooney? Ryan Gosling? L’appesantito Russell Crowe? Macché, l’unico vero fremito, che con imponente buzz vola di signora in signora qui sulla Croisette, spegnendo il sorriso ai maschi di passaggio, riguarda il nudo frontale di Viggo Mortensen bell’energetico, divertente, benissimo diretto in Captain Fantastic. Di colpo sono aumentate le richieste di biglietti. Viggo, con quella sua dolce selvaggeria, resta solido nei cuori e nelle quotazioni. Anche a 58 anni compiuti.

Piera Detassis