Il cinema è morto ma sta benissimo

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Scarlett Johansson
76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia - 76th Venice Film Festival - Venezia - Venice - © 2019 Piermarco Menini, all rights reserved, no reproduction without prior permission, www.piermarcomenini.com, [email protected]

«A Monta’, che voi fa’ cine- ma? Attento che il cine- ma è in crisi». Così nel 1950, sul set di Achtung! Banditi!, un macchinista romano mi ha messo in guardia su quella che già allora era considerata un’industria morente». Giuliano Montaldo ha spesso raccontato questo aneddoto legato ai suoi inizi, a dimostrare come l’annuncio della morte del cinema, essendo nel frattempo passati settanta anni, fosse come mini- mo prematuro.

Brad Pitt
Brad Pitt © 2019 Piermarco Menini, all rights reserved, no reproduction without prior permission, www.piermarcomenini.com, [email protected]

Anche al Lido quel lamento funebre sembra esagerato. Alla Mostra, il cinema continua a essere un magnete capace di attrarre allo stesso modo cinefili incalliti, che cuociono ore sotto la canicola per garantirsi un posto nella Sala Giardino, ma anche teenager (e non solo) che si appostano da- vanti al red carpet per veder passare i divi. L’arrivo al Lido di Brad Pitt, prima grande star hollywoodiana di Venezia 76 ha fatto subito la differenza. Alle 13.30 chiediamo ai ragazzi accampati nelle posizioni migliori da quanto siano lì: «Dalle 4 e mezza di stanotte!», è la risposta. Sono ventenni appostati lì già da nove ore, pronti ad aspettare fino alle dieci di sera pur di «vederlo da vicino», «fargli una foto, un selfie» e «chiedergli un auto- grafo».

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Certo, nell’attesa potranno consolarsi con i red carpet di Pedro Almodóvar, con Haifaa Al Mansour, regista di The Perfect Candidate, con Noah Baumbach e Scarlett Johansson, ma è il 55enne Pitt quello che fa davvero fremere i cuori di fan (e giornaliste/i), incarnando plasticamente l’immortalità del fascino del grande schermo. Giorno dopo giorno, vedremo allora torme sempre più vaste di ragazzi e signori diversamente attempati sottoporsi allo strazio di un accampamento notturno e/o sotto il sole, attrezzati con ombrellini, acqua e generi di prima sopravvivenza, per «entrare in contatto», sia pure per un attimo, con le creature misteriose che da più di un secolo coltivano i nostri sogni. Nell’offerta colossale della Mostra non stupisce allora che possano trovarsi spalla a spalla un Maestro impegnato come Costa- Gavras e l’influencer Chiara Ferragni: «Il cinema è in crisi», ma non è mai stato così vivo.

Oscar Cosulich