Scarlett Johansson

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Un cast tutto al femminile per la commedia vietata ai minori Rock That Body, inizialmente nota come Move That Body. Gemma del club è Scarlett Johansson che affiancherà Jillian Bell (The Night Before, Workaholics), Ilana Glazer (Broad City, The Night Before), Kate McKinnon (Saturday Night Live, Ghostbusters) e Zoë Kravitz (The Divergent Stories, Mad Max Fury Road).

Poliedrica o camaleontica, Scarlett ama reinventarsi.

Recentemente voce di Kaa in Il libro della giungla di Jon Favreau, ora Vedova Nera in sala con Captain America: Civil War, poi nuova eroina nell’adattamento live action dell’omonimo manga giapponese Ghost in the Shell (2017), diretto da Rupert Sanders. Infine l’attrice statunitense non rinuncia alla commedia al femminile a metà tra Una notte da leoni e Weekend con il morto di Lucia Aniello, che firma con Paul W. Dows anche la sceneggiatura. Ad agosto inizieranno le riprese della pellicola, prevista in uscita nel 2017: in scena cinque amiche che affittano una casa al mare a Miami per un week-end di addio al nubilato nel corso del quale viene accidentalmente ucciso uno spogliarellista.

Così non facciamo in tempo a inquadrarla in un personaggio che lei ha già cambiato parte e set. Scarlett Ingrid Johansson sa bene come far parlare di sé, non solo per le sue labbra carnose e la voce sensuale. Dai blockbuster di Captain America e Avengers l’attrice si sposta con disinvoltura sul cinema d’autore. Ave, Cesare! dei fratelli Coen in apertura alla 66a Berlinale, ci mostra una Scarlett nelle vesti di una disincantata diva anni ’50, vagamente ispirata a Esther Williams, campionessa di nuoto e attrice di film musicali con coreografie acquatiche. L’estro dei Coen però, non è una novità per l’attrice che aveva già lavorato con i fratelli cinque anni prima per L’uomo che non c’era.

L’aria da diva dal fascino retrò sembra una tendenza naturale dell’attrice, che facilmente acquisisce l’allure da femme fatale. Woody Allen lo ha saputo far emergere in Match Point, in cui Scarlett era la passionale fidanzata del ricco Tom che fa capitolare il maestro di tennis. E anche Brian De Palma l’ha voluta fatale per la sua Black Dalia. Ma poi Woody che l’aveva eletta sua musa ispiratrice da New York, I love you (2008) in poi, si diverte anche a renderla giornalista svampita alle prese con un fantasma di un famoso reporter in Scoop (2006). In fondo però, la preferisce sensuale come Cristina in cerca di avventure con Vicky/ Penelope Cruz nella calda Barcellona.  

Così la diva anni ’30 diventa nanny in Il diario di una tata, trasposizione di un fumetto nell’action movie The Spirit al fianco di Eva Mendes, Paz Vega e Samuel L. Jackson, eroina di fantascienza in The Island ma anche Lucy, studentessa di Taiwan di Luc Besson.

Non solo maschere, Scarlett ama cambiare anche voce. Se ora la sentiamo camuffarsi in Kaa, il pitone amico di Mowgli, Scarlett aveva già prestato la voce a Samantha, l’intelligenza artificiale in Her di Spike Jonze, per cui ha vinto il premio come miglior attrice al Roma Film Festival 2013.

“Sai ogni ragazza attraversa una fase…la fotografia, la fissa dei cavalli…o fa stupide foto dei piedi”, disse Charlotte in Lost in traslation. Forse era proprio Scarlett a dirlo.