Johnny Depp, il Direttore del San Sebastian risponde alle polemiche

José Luis Rebordinos difende la scelta di consegnargli il Donostia Award

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San Sebastian, Rebordinos risponde alle polemiche sul Donostia Award a Johnny Depp
San Sebastian, Rebordinos risponde alle polemiche sul Donostia Award a Johnny Depp

Come noto, tutto nasce dalla decisione del Festival di San Sebastián di consegnare a Johnny Depp il suo Donostia Award, sorta di premio alla carriera istituito nel 1986 dalla manifestazione. Per altro nello stesso momento in cui l’attore veniva scelto per un analogo riconoscimento da parte dell’altrettanto storico Karlovy Vary Film Festival.

Johnny Depp, due premi alla carriera in un mese

La decisione dei due Festival scatenò diverse critiche, spingendo un gruppo di registe spagnole “molto sorprese” che Depp potesse venire scelto come meritorio a rivolgertsi direttamente alla direzione del San Sebastián, riservandosi di far seguire alle polemiche ulteriori “passi da intraprendere”.

Johnny Depp, le registe spagnole contestano il premio di San Sebastian

La risposta ufficiale non si è fatta attendere, e quelle che arrivano sono le dichiarazioni dello stesso Luis Rebordinos, direttore dell’evento che dal 1953 si svolge nel País Vasco, che riportiamo integralmente:

“In questi tempi, in cui dilaga il linciaggio a mezzo social media, difenderemo sempre due principi fondamentali che fanno parte della nostra cultura e del nostro corpo legislativo: quello della presunzione di innocenza e quello del diritto alla reintegrazione. Secondo i dati comprovati di cui disponiamo, Johnny Depp non è stato arrestato, accusato né condannato per alcuna forma di aggressione o violenza contro alcuna donna. Lo ripetiamo: non è stato accusato da nessuna autorità in nessuna giurisdizione, né condannato per alcuna forma di violenza contro le donne.

Il Festival di San Sebastian è stato accusato di non aver mostrato un comportamento etico nei confronti della violenza contro le donne. Come direttore e maggior responsabile del festival, vorrei ribadire il nostro impegno nella lotta alla disuguaglianza, all’abuso di potere e alla violenza contro le donne. Oltre a rispettare gli impegni acquisiti nella Carta per la Parità e l’Inclusione delle Donne nel Cinema, il festival ha promosso consapevolmente la presenza di professioniste al vertice dei suoi dipartimenti. Attraverso il suo programma di settembre e durante tutto l’anno partecipa all’interrogarsi della società a partire da un punto di vista critico e femminista. Ci siamo anche adoperati per creare atmosfere sicure per le donne nei luoghi di lavoro e le location del festival e, in caso di comportamenti inappropriati, che si sono verificati, abbiamo preso provvedimenti severi e rapidi.

Ma gli impegni etici del festival non possono riferirsi solo ai problemi delle donne in una società patriarcale, nonostante la terribile natura della situazione in cui viviamo, dove centinaia di donne vengono uccise ogni anno a causa di crimini commessi dagli uomini. Il rifiuto di ogni comportamento violento e la presunzione di innocenza sono e saranno sempre i nostri principi etici”.

Continueremo a monitorare la situazione, in attesa di eventuali ulteriori repliche. Entro un mese, per certo assisteremo all’inaugurazione del Festival di San Sebastián, in programma dal 17 al 25 settembre. Durante il quale, la consegna del premio è attualmente prevista per la serata di mercoledì 22.