Kill Me if you Can, la recensione dell’incredibile doc di Alex Infascelli

La storia vera dello storico dirottamento è solo l'inizio di un viaggio che continua

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Kill me if you can

Da Stanley Kubrick a Francesco Totti, Alex Infascelli ci ha già offerto la possibilità di scoprire di più sulla vita di veri e propri miti moderni, due precedenti dai quali ha dovuto allontanarsi anche stilisticamente per affrontare la storia vera di Raffaele Minichiello. In Kill Me if you Can – evento speciale della Festa del Cinema di Roma 2022 e nelle sale a febbraio 2023 – il regista italiano parte dal libro di Pier Luigi Vercesi, “Il Marine. Storia di Raffaele Minichiello” per portarci avanti e indietro nel tempo, tra Stati Uniti e l’Italia, sulle tracce di un personaggio da riscoprire, e che sembra impossibile raccontare completamente.

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IL FATTO: Il 31 ottobre del 1969 le trasmissioni televisive degli Stati Uniti vengono interrotte da un annuncio: un uomo armato ha preso il controllo di un jet della TWA in partenza da Los Angeles e diretto a San Francisco, destinazione: Il Cairo, e poi Roma. Inizia così il più lungo dirottamento nella storia dell’aviazione. Mentre gli States sono incollati davanti alla tv per seguire l’odissea del volo TWA 85, gli agenti dell’FBI scoprono l’identità del ragazzo: Raffaele Minichiello, anni 19, emigrato negli Usa dall’Irpinia dopo il terremoto del 1962, Marine pluridecorato per il valore dimostrato in battaglia. Nel frattempo, anche l’Italia segue la vicenda e, all’arrivo a Roma, Minichiello viene catturato e arrestato… E’ solo l’inizio di una vita incredibile, punteggiata da terremoti, attentati, guerre, tragedie personali e guai di ogni sorta, ma sempre all’insegna di una irriducibile voglia di vivere, o meglio, di sopravvivere, nonostante l’accanimento del destino.

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Kill Me if you Can

L’OPINIONE: Presentato come il primo dirottamento intercontinentale della storia, realizzato dall’uomo al quale si ispirò Sylvester Stallone per il personaggio di Rambo, quello che doveva intitolarsi The Hijacker è ben lungi dall’esaurire i propri ‘assi’ nelle poche righe tratte dalle note di Fremantle Italia e The Apartment, che producono con Rai Cinema. La descrizione dello storico volo è solo l’inizio di un viaggio che continua ancora oggi e che nel documentario diventa una narrazione a tratti emozionante, persino commovente, a meno di rifiutare l’implicito invito a empatizzare con un soggetto tanto – apparentemente – cristallino, nel bene e nel male. Il dubbio è legittimo, come si scopre nel finale, quando i toni scivolano verso lo spy dopo un secondo tempo più confuso, ma in crescendo, nel quale il punto di partenza iniziale viene rapidamente seppellito dal racconto di una vita incredibile che prende corpo anche attraverso le testimonianze degli amici e del figlio. Una vita ricca di incontri, in costante cambiamento, nella quale incoscienza, coraggio e bisogno di appartenenza sembrano essere il motore principale di decisioni di segno completamente opposto: dalla pianificazione di gesti estremi alla sopravvivenza in ogni condizione, anche a bullismo e PTSD, fino a terribili lutti familiari e la scoperta della fede, che oggi fa di Raffaele Minichiello un uomo pacificato. E con qualche segreto. Una vicenda che supera i confini della forma documentaristica, assecondando uno sviluppo avventuroso, raccontato con molti filmati e materiali di repertorio, spesso montati con un ritmo e un commento sonoro non banali, oltre – ovviamente – con gli interventi del diretto interessato. Che dopo questo Kill Me if you Can (frase che decorava il suo elmetto in Vietnam) difficilmente uscirà dai radar degli spettatori.

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SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Almost Blue e i due documentari citati (S Is for Stanley – Trent’anni dietro al volante per Stanley Kubrick e Mi chiamo Francesco Totti) per avere un assaggio della poliedricità del regista romano, e magari qualche disaster movie degli anni ’70 più che alcuni film recenti nei quali i dirottamenti diventano occasione per storie più action o decisamente incredibili.

Kill Me if you Can

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
kill-me-if-you-can-la-recensione-dellincredibile-doc-di-alex-infascelliItalia 2022. Regia: Alex Infascelli. Con: Raffaele Minichiello. Durata: 1h 30’. Distribuzione: Wanted Cinema