Pierfrancesco Favino e Mario Martone con due film italiani in anteprima mondiale alla Berlinale 2023

Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone e L'ultima notte di Amore con Pierfrancesco Favino saranno presentati al prossimo Festival del Cinema di Berlino

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Mario Martone e Pierfrancesco Favino

Il documentario di Mario Martone sulla indimenticabile figura di Massimo Troisi, Laggiù qualcuno mi ama, e il film L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino,Linda Caridi e Francesco Di Leva, saranno presentati in anteprima mondiale al prossimo Festival del cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special.

Parlano d’amore i due film italiani per il momento annunciati nella selezione ufficiale della Berlinale 2023. Il primo, il documentario di Martone, racconta di un amore ancora vivo nei cuori del pubblico e di coloro che lo hanno conosciuto verso Massimo Troisi. Attore, regista, ma anche poeta e sceneggiatore, Laggiù qualcuno mi ama ripercorre la genialità e il mito di Troisi attraverso contenuti, documenti inediti e testimonianze di colleghi e amici.

Laggiù qualcuno mi ama è il viaggio personale di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi. Montando le scene dei suoi film Martone vuole mettere in luce Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande attore comico, e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli. Col montaggio dei film si intersecano alcune conversazioni, non con persone che frequentavano Troisi, ma con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati, come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone,  critici che lo hanno studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani. Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i processi creativi da cui essi scaturivano, e che collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi materiali inediti.

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Il secondo film italiano della sezione Berlinale Special, L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, è la storia di Franco Amore (Favino), che è Amore di nome e di fatto. Di sé stesso lui racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima di notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.

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Berlinale Special ci porta in un viaggio dal mondo aspro e vivace del Gropius Stadt di Berlino del 2003 a una Hong Kong caotica e iperattiva, dall’ultima notte di un poliziotto (interpretato da Pierfrancesco Favino) a Milano, al mondo cruento di adolescenti in Australia. Continua a portarci dal necessario ricordo di una tragedia nascosta perpetrata in Africa dalle truppe coloniali tedesche alla fine del XIX secolo a un’imperturbabile assassina in Corea del Sud (la sempre sorprendente Jeon Do-yeon), per finire con l’inaspettato trasformazione di Helen Mirren in Golda Meir e un omaggio all’amato attore e regista Massimo Troisi di Mario Martone. Il secondo lotto di film presentati alla Berlinale Specialè un ottimo esempio di quanto possa essere colorato, vibrante, impegnato, divertente e avvincente il cinema”, afferma il direttore artistico Carlo Chatrian.