Sorry Baby, la recensione del film del Sundance comprato dalla A24

Eva Victor si è già conquistata il titolo di regista 'must watch'

0
Sorry Baby Eva Victor Sundance 2025

All’ultimo Sundance Film Festival 2025, il film scritto e diretto da Eva Victor ha conquistato il Waldo Salt Screenwriting Award nella sezione U.S. Dramatic, un premio assegnato al suo Sorry, Baby per la “straordinaria onestà” della sceneggiatura, ma i motivi per recuperarlo sono diversi, a partire dalla presenza di volti e nomi noti – come quelli di Naomi Ackie, Lucas Hedges, John Carroll Lynch, Louis Cancelmi e Kelly McCormack – o per vedere all’opera nel lungo la promettente filmmaker, piuttosto popolare in ambito indie per i video pubblicati sul proprio account Instagram @evavictor e nelle pillole di Eva vs. Anxiety disponibili sul canale youtube di Comedy Central Originals. Ne riparleremo, probabilmente, visto che la A24 ne ha acquistato i diritti per circa 8 milioni di dollari.

LEGGI ANCHE: Sundance 2025, tutti i vincitori e i film premiati

IL FATTO

Dopo un accadimento imprevisto, tutto sembra essere cambiato per Agnes, ma per quanto sia brutto e doloroso quello che le è successo, la vita va avanti… Sicuramente per tutti quelli che la circondano, ma in fondo anche per lei, sebbene con difficoltà. Purtroppo la sua amica del cuore ha altro a cui pensare ed è meno presente, come anche i colleghi dell’Università, ma è proprio legato a quel periodo il trauma vissuto che ha fatto sì che la ragazza smettesse in qualche modo di pensare al futuro.

Sorry Baby set filming (ph. michella randazzo)
Sul set di Sorry, baby (ph. michella randazzo)

L’OPINIONE

Più che “ironico e contemplativo”, il film della Victor è sicuramente un intenso e ragionato punto di vista sul trauma – il particolare narrato, come più in generale – e la sua elaborazione. Uno sguardo a tratti confuso e troppo condizionato da una estetica e uno stile che rischiano di relegarlo a una bolla troppo specifica (e stereotipata, almeno per il modo di porsi, di interagire tra personaggi e per i temi delle conversazioni), probabilmente quella di riferimento della regista.

Che pure trova una forma interessante per costruire questa sorta di “Traumedy“, diviso in capitoli e raccontato in forma non lineare (come il recente Strange Darling), sui cinque anni di ‘gestazione’ di un dolore e sulla sua origine, denominati in maniera decisamente originale e – a loro modo – evocativi: L’anno con il bambino, l’anno con le domande, l’anno con il buon sandwich e ovviamente l’anno con la “brutta cosa”. Che non viene mai nominata, a sottolineare l’omertà che circonda certi crimini o l’alienazione cui costringe le sue vittime, ma anche la difficoltà che protocolli medici impersonali o rigidi regolamenti scolastici aggiungono a certi contesti. Con evidenti limiti quanto a capacità empatiche degli stessi, e del film, che per fini propri esagera ogni situazione.

Offrendo spunti e suggestioni, anche grazie a scelte non banali di audio e fotografia, che nel loro sposarsi in maniera intelligente con le immagini compensano una prova non indimenticabile da altri punti di vista, soprattutto nella regia e nella costruzione delle scene (sia per comportamenti dei personaggi sia per un montaggio piuttosto basico). Più interessanti, paradossalmente, i momenti in cui il movimento è azzerato e l’inquadratura è fissa (su una porta chiusa, su una casa nella quale possiamo immaginare cosa stia accadendo), anche più del monologo conclusivo dal quale è preso il titolo del film, decisamente retorico.

LEGGI ANCHE: Sundance 2025, l’italiano GEN_ e tutti i film in concorso

SE VI È PIACIUTO SORRY, BABY, GUARDATE ANCHE…

Senza voler svelare troppo, ma restando nell’ambito del trauma al centro del film, ma soprattutto della scelta del silenzio – condizione nella quale spesso le vittime stesse sono costrette dall’esterno – come reazione, o rifugio, alcuni titoli interessanti da vedere a seguire potrebbero essere lo Speak – Le parole non dette con Kristen Stewart del 2004, basato sull’omonimo romanzo di Laurie Halse Anderson, o il meno reperibile The Light of the Moon, ma soprattutto il La ragazza più fortunata del mondo (Luckiest Girl Alive) del 2022, con Mila Kunis e Jennifer Beals, tratto dall’omonimo romanzo di Jessica Knoll (qui anche sceneggiatrice).

Sorry Baby, Eva Victor
Eva Victor (ph. Lee Dubin)
RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
sorry-baby-la-recensione-del-film-del-sundance-comprato-dalla-a24Id., Usa, 2025. Regia: Eva Victor. Con:Eva Victor, Naomi Ackie, Lucas Hedges, John Carroll Lynch, Louis Cancelmi, Kelly McCormack. Durata: 1h e 44'