HomeFestivalFesta del Cinema di Roma 2024The Return, la recensione dell'Ulisse di Pasolini

The Return, la recensione dell’Ulisse di Pasolini

Juliette Binoche, Ralph Fiennes e Santamaria rileggono il mito in un film emozionante

Ci ha pensato per 30 anni, “10 anni in più di quanto ha impiegato Ulisse a vincere la guerra di Troia, dormire con tutte le donne più belle del Mediterraneo e tornare a casa“, come dice lui, ma alla fine Uberto Pasolini (Still Life, Nowhere Special) ce l’ha fatta e oggi il suo The Return è una realtà. Come hanno potuto scoprire al Toronto Film Festival, come vediamo alla Festa del Cinema di Roma 2024, dove il film è in programma nella sezione Grand Public, e in attesa della sua uscita nei cinema, degli Stati Uniti (dal 6 dicembre) e del nostro Paese, il 30 gennaio 2025, con 01 Distribution. Un’ottima occasione per rivedere Juliette Binoche e Ralph Fiennes insieme per la terza volta – con un notevole Claudio Santamaria – per raccontare una storia di difficili ricongiungimenti familiari e il trauma della guerra approfittando del mito di Ulisse e del suo ritorno a Itaca raccontato da Omero nell’Odissea.

LEGGI ANCHE: Il ritorno, Ralph Fiennes e Juliette Binoche nelle foto del film (anche) italiano

IL FATTO:

Un uomo giace sulla spiaggia di un’isola lontana, spinto a terra da quel mare che ha fatto strage dei suoi compagni d’avventura, è Odisseo (Fiennes), re di Itaca, finalmente approdato sulle rive del regno lasciato per andare a combattere nella guerra di Troia. Gli anni di lontananza hanno cambiato lui e la sua terra, dove la moglie e regina Penelope (Binoche) ha aspettato fedelmente, rifiutandosi di scegliere un successore tra i principi delle isole vicine accorsi in assenza dell’eroe e pronti a sedersi sul suo trono vacante. Anche sfidando apertamente il principe Telemaco (Charlie Plummer), preoccupato per la salvezza della madre. Ma non tutti hanno perso la speranza di vedere rifiorire la propria isola, e l’umile porcaio Eumeo (Santamaria) sembra deciso a dimostrare a tutti che è giunto il momento di chiedere giustizia.

The Return, directed by Uberto Pasolini, with Ralph Fiennes (Odysseus), Juliette Binoche (Penelope), Charlie Plummer (Telemachus), Marwan Kenzari (Antinous), Claudio Santamaria (Eumaeus).

L’OPINIONE:

Un’Odissea dello spirito” più che un viaggio, la definisce il regista, che in effetti si limita alla conclusione del lungo peregrinare di Ulisse per raccontare gli effetti della guerra – di Troia, e tutte – sugli esseri umani. E insieme un’odissea terrena, senza prodigi o divinità, ma solo un uomo svuotato e cambiato al punto da non accettarsi più, una moglie dignitosa e coerente, pronta all’estremo sacrificio pur di non vanificare il dolore sopportato, un figlio lasciato solo contro tutti ad affrontare l’ingresso nell’età adulta e nuove responsabilità, ma anche i tanti abitanti di Itaca, a lungo crogiolatisi nel mito e oggi vittime, della propria inerzia e dell’ingiustizia del potere.

Sullo schermo, ovviamente, i famosi “Proci”, che Pasolini riduce a un manipolo di principi e riveste di altri significati. Come tutti gli elementi rappresentati, d’altronde, a partire dai riferimenti imprescindibili – dal vecchio padre Laerte al fedele cane Argo, fino all’arco che solo Ulisse poteva tendere – e quelli meno evidenti, tessere di una rielaborazione che non potrà non emozionare chi quel mito ha amato, ma anche quanti non si faranno ‘fermare’ da un ritmo e una narrazione meno abituali. Nella quale il languore non è però lentezza e la cura per i dialoghi, il lessico e le parole si accompagna a quella per le musiche, i costumi e le scenografie. Anche quelle naturali, delle location greche scelte per le riprese (pare effettuate sulla stessa Itaca, oggi Thiaki), incredibili e magnifiche.

Una Itaca pasoliniana, in più sensi, che ci accoglie con le immagini di un mare furioso, presenza costante e parte di una natura silenziosa ma potente che il regista sfrutta come fosse un coro della tragedia greca messa in scena. Nella quale c’è anche un nostro conterraneo a spiccare, sin dalle prime scene, quel Claudio Santamaria che si conferma attore in grado di non sfigurare sul panorama internazionale e di sorprendere per la sua preparazione, anche linguistica.

LEGGI ANCHE: Festa di Roma 2024, il ritorno di Ralph Fiennes e Juliette Binoche

E che lascia poi il passo ai magistrali personaggi di Penelope, Juliette Binoche, e Ulisse, Ralph Fiennes (che regala persino un coraggioso ‘Full Frontal’), di nuovo insieme a quasi 30 anni da Il paziente inglese, e più ancora da Cime tempestose. Il primo, lontanissimo da “quell’uomo di multiforme ingegno” che Omero chiedeva alla Musa di descrivergli, simbolo dell’eclissi di umanità che è ogni guerra, nelle quali anche gli eroi diventano stupratori e assassini, protagonista del dramma moderno attualizzato da Pasolini, capace di rispettare e trasformare insieme archetipi millenari e farli parlare al pubblico moderno. L’altra, vera dominatrice della parte finale del film quando, libera dal ruolo impostole dalle fonti e dall’epoca, si ‘permette’ amarezza e sarcasmo (“gli uomini trovano la guerra, ma non la strada di casa“) dando una impronta ancora nuova alla storia e una prospettiva originale che riporta il dramma all’interno della famiglia, della coppia, dell’essere umano, obbligato a trovare un senso al dolore per sopravvivere.

Attenzione, però, a credere che Il ritorno di Uberto Pasolini sia un film paludato, inutilmente cerebrale e pesante, quella ispirata da Omero continua a essere una storia emozionante e suggestiva, che rivive nella affascinante rilettura del regista e prepara un finale cruento e dinamico, ma mai eccessivamente spettacolarizzato. Una tappa dovuta prima della conclusione molto moderna cui si accennava, nella quale anche la colpa e il rancore trovano un loro posto nella vita di un uomo e una donna decisi a non far soffocare l’amore dall’orrore, ma nemmeno a dimenticare, a ignorare la realtà, col rischio che certi orrori/errori si ripetano, come la storia – anche solo di quest’ultimo anno – ci urla ogni giorno.

LEGGI ANCHE: Film, protagonisti e appuntamenti in diretta dalla Festa del Cinema di Roma 2024

SE VI È PIACIUTO IL RITORNO, GUARDATE ANCHE…

Su Raiplay sono disponibili gli otto episodi dello sceneggiato basato sul poema omerico e diretto da Franco Rossi, Piero Schivazappa e Mario Bava, e forse varrebbe la pena recuperare quell’indimenticabile Odissea che fu la prima produzione a colori della Rai (con Bekim Fehmiu e Irene Papas), prima ancora di andare a rivedere peplum vari o action basati su temi leggendari più recenti, da 300 ai vari Immortals o le ‘furie dei Titani’…

The Return di Uberto Pasolini con Ralph Fiennes

- Advertisment -

Most Popular

Recent Comments

The Return (Il ritorno), Italia/UK, 2024. Regia: Uberto Pasolini. Con: Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Charlie Plummer, Tom Rhys Harries, Marwan Kenzari, Claudio Santamaria, Angela Molina. Durata: 1h e 59'. Distribuzione: 01 Distribution. Uscita: 30 gennaio 2025The Return, la recensione dell'Ulisse di Pasolini

Add to Collection

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.