Tokyo Film Festival, i 10 film giapponesi da vedere

I consigli del nuovo responsabile della programmazione Shozo Ichiyama.

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Iniziato da pochi giorni, il Tokyo Film Festival si concluderà il prossimo 8 novembre, sancendo il ritorno alla normalità di un evento che l’anno scorso era stato molto colpito dalla pandemia. In attesa di futuri bilanci, è il nuovo direttore artistico e responsabile della programmazione (dopo Yoshi Yatabe, in carica dal 2004) Shozo Ichiyama a consigliare ai fan più cinefili i dieci film giapponesi recenti da vedere.

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“Gemme” cinematografiche giapponesi semi-trascurate degli ultimi cinque anni che spaziano dal cinema sociale a quello romantico, fino all’action più violento. Una scelta che mostra l’eclettismo di una produzione contemporanea, che in pochi conoscono quanto l’ex direttore del Tokyo Filmex – una volta avversario proprio del TIFF – e produttore di diversi film di Jia Zhangke, Hou Hsiao-hsien e Takeshi Kitano.

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Di seguito, i 10 film giapponesi da vedere:

 

The Dork, the Girl and the Douchebag (2016)
Scritto, diretto, prodotto e interpretato da Yosuke Okuda, che ha realizzato una storia maniacale di imbrogli, doppiogioco e truffe grazie al crowdfunding. Venendo lodato da Ichiyama per il suo “acuto senso cinematografico per l’umorismo insolito e la violenza”.

Vigilante (2017)
Diretto da Yu Irie e ambientato nella casa del regista di Saitama, prefettura a nord di Tokyo spesso ridicolizzata da parte degli abitanti della capitale. Irie passa senza sforzo da indie a pubblicità commerciali, ma con Vigilante raggiunge un livello altissimo, “quasi dimenticato nella sua filmografia”. Seguendo i diversi percorsi di vita di tre fratelli di nuovo insieme, Vigilante contiene alcune scene di tortura tanto violente da esser sconsigliabile ai deboli di cuore.

Come On, Irene (2018)
Una storia d’amore di Keisuke Yoshida, Director in Focus di quest’anno a Tokyo. Ambientata in parte nelle Filippine, dove il protagonista si affida a un pacchetto turistico per trovare una moglie. “Il film prende in esame i problemi che questi deve affrontare quando riporta la donna nella sua piccola città natale in Giappone”, spiega Ichiyama. Co-sceneggiato da Yoshida insieme a Hideki Arai, creatore del manga cui ci si è ispirati.

Destruction Babies (2016)
La produzione rivoluzionaria di Tetsuya Mariko, Destruction Babies è un “film poetico sulla violenza diretto dall’enfant terrible del cinema giapponese del 2010”, afferma Ichiyama. Ambientato nel ventre di una città portuale isolata, il film racconta il graduale abbandono alla brutalità di un giovane. Interpretato da Yuya Yagira e Masaki Suda, il film ha vinto il premio per il miglior regista nella sezione Cinema in the Present del Locarno Film Festival.

A Girl Missing (2020)
Ichiyama valuta questo “ritratto di una donna che affronta l’ingiustizia della società giapponese contemporanea” come “probabilmente il miglior film fino ad oggi di Koji Fukada”, Director in Focus dell’anno scorso a Tokyo. Il regista è conosciuto soprattutto per Harmonium, vincitore del Prix du Jury nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes nel 2016.

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Theatre: A Love Story (2020)
Ambientato nello Shimo-Kitazawa di Tokyo, “un luogo pieno di piccoli teatri” spesso nell’elenco dei quartieri più alla moda del mondo, questo racconto di un artista e delle sue relazioni disfunzionali diretto da Isao Yukisada ha visto la sua uscita limitata a causa della pandemia. Per fortuna “è stato salvato da Amazon”, dove ha debuttato.

From Miyamoto to You (2019)
Un’altra pagina di violenza firmata da Tetsuya Mariko. Basato su un manga di Hideki Arai (Come On, Irene) di grande successo in Giappone, From Miyamoto to You non ha attirato grande attenzione Oltreoceano, anche per certe performance e quella che Ichiyama definisce “una azione molto esagerata”, ma ancora d’effetto.

Farewell Song (2019)
Il racconto di Akihiko Shiota del tour d’addio di un duo indie-pop femminile è una “specie di road movie nel suo stile cinematografico”, condito da “un amore lesbico non corrisposto in un triangolo amoroso contorto”, stando a Ichiyama. Distribuito da Gaga, il film si è fatto strada nell’ambito indie.

Romance Doll (2020)
La regista Yuki Tanada ha realizzato questo “film erotico molto bello” su un uomo che lavora segretamente come creatore di bambole del sesso e ne realizza una che assomiglia a sua moglie, e che finisce per diventare una delle più richieste e vendute.

Bangkok Nites (2016)
Insolito per un film indipendente giapponese, Bangkok Nites è stato interamente girato in Thailandia. Il regista underground Katsuya Tomita racconta la storia di un uomo giapponese che si innamora di una ragazza thailandese e si propone come un “omaggio ad Apichatpong Weerasethakul”, sempre secondo Ichiyama.