Torino Film Festival, a Monica Bellucci il Premio Stella della Mole 2021

L'attrice attesa al TFF con il nuovo film e una speciale masterclass

Sarà una protagonista del 39° Torino Film Festival in programma dal 26 novembre al 4 dicembre, che ha preparato diverse occasioni per godere della splendida presenza di Monica Bellucci. L’attrice presenterà infatti il suo ultimo The girl in the fountain, incontrerà il pubblico nella masterclass che terrà al al Museo Nazionale del Cinema il 1° dicembre e riceverà l’importante Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica.

The Girl in the Fountain, al TFF39 il doc con Monica Bellucci (trailer)

 

La consegna del premio all’attrice avrà luogo martedì 30 novembre e sarà seguita dalla proiezione in anteprima mondiale del film diretto da Antongiulio Panizzi e dedicato alla leggendaria attrice Anita Ekberg, prodotto da Dugong Films con Eagle Pictures che lo distribuirà in sala come film evento l’1, il 2 e 3 dicembre.

Di seguito la dichiarazione Monica Bellucci:

“È per me una grande gioia ed emozione ricevere il Premio Stella della Mole. Ringrazio il presidente e il direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano. Ringrazio Stefano Francia di Celle direttore del Torino Film Festival. Sono onorata che il film The girl in the fountain venga proiettato in prima mondiale a Torino, uno dei principali festival cinematografici in Italia, che apre le porte ad un nuovo tipo di cinema, attento alle innovazioni e ai giovani autori di tutto il mondo, nel rispetto della tradizione grazie alle retrospettive che offrono la visione di capolavori del passato. Vi ringrazio veramente di cuore”.

Premio Stella della Mole 2021

“Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica rappresenta tutta la storia cinematografica della nostra città, un omaggio alla tradizione vissuta nel presente con uno sguardo al futuro – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. – È un simbolo prezioso, ricco di significati, che speriamo sempre più rappresenti il proseguimento del nuovo corso per il Museo e il TFF. Siamo molto felici che a riceverlo sia Monica Bellucci, artista poliedrica, star del cinema e icona globale di bellezza”.

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“È un grande piacere e un onore per me poter celebrare con il Premio Stella della Mole Monica Bellucci” – dichiara Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival. – La sua lunga carriera è e sarà costellata da intuizioni, idee e personaggi destinati alla memoria collettiva eterna. Questo premio è un riconoscimento per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica”.

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Dal 2020 simbolo e protagonista dell’immagine guida del TFF, la spettacolare Stella della mole a 12 punte è originale, universale, e celebra il suo impegno per l’innovazione, la diversità e la collaborazione. La stella della Mole Antonelliana mette in relazione il passato di Torino con il suo futuro, la “culla” del cinema italiano con i nuovi artisti da tutto il mondo che vengono celebrati al festival.

The Girl in the Fountain (Monica Bellucci)
Di seguito la sinossi di The girl in the fountain

Correva l’anno 1960 quando le curve sinuose di un’attrice dalla bellezza dirompente, Anita Ekberg, sconvolgevano le acque di Fontana di Trevi e il mondo intero. Proprio in quella scena iconica de La Dolce Vita di Federico Fellini, la storia del cinema e la memoria collettiva ha cristallizzato la giunonica diva svedese. Ma persona e personaggio di un film non sono la stessa cosa e, per una vita, Anita si è battuta per dimostrarlo. The girl in the fountain è il racconto di un’attrice divorata dalla sua stessa icona attraverso la voce e la sensibilità di Monica Bellucci che con attenzione e delicatezza si mette alla ricerca di quel personaggio, per riscattarne la figura stereotipata della “ragazza nella fontana”.

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Una conversazione verbale e visiva, un dialogo impossibile tra due donne e dive di epoche diverse con cui la Bellucci riscopre il percorso di una donna libera e indipendente, che ha pagato un prezzo per non voler sottostare a nessuno.

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