Trento Film Festival, Milo Manara firma il manifesto dell’edizione 70

Il poster anticipa le novità in programma dal 29 aprile all'8 maggio

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Milo Manara TrentoFilmFestival2022

Festeggia 70 anni il Trento Film Festival che dal 29 aprile all’8 maggio, torna per una edizione in presenza. A firmare il manifesto di questa edizione è Milo Manara, uno dei più grandi fumettisti e illustratori italiani, che torna al Festival da protagonista, dopo il precedente del 1997.

«È un omaggio ad un grandissimo artista italiano, e la chiusura di una pagina ancora aperta: dal manifesto “non realizzato” del 1997 alla firma del manifesto del Settantesimo anniversario, dall’Ondina che seduce a quella che si ritira circospetta, nel segno di una cultura di montagna sospesa nella dimensione del mito, fra storia e leggenda – dice il presidente Mauro Leveghi, nel presentare il manifesto. – Una quieta malinconia traspare da quel lago scuro, che riflette con un guizzo di luce il profilo roseo delle Dolomiti. Un’atmosfera in bilico tra l’oscurità dell’intimità umana e il mistero della natura, non sempre pienamente comprensibile, e la limpida bellezza del mondo. Un’immagine che sembra cantare questo nostro tempo, tra paura e speranza, disorientamento e fiducia, con lo sguardo rivolto al futuro».

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Nell’anno del suo settantesimo anniversario il Festival presenta un’edizione speciale della tradizionale sezione ‘Destinazione’…, non più un Paese lontano, ma un viaggio nel tempo guardando al futuro del nostro Pianeta attraverso la lente della fantascienza e degli studi sul cosmo.

Nasce così Destinazione… futuro’: 7 film (più uno per il pubblico più giovane) di science-fiction, uno per ogni decennio del festival – dagli anni ‘50 agli anni ‘10 del nostro secolo – con protagonisti il paesaggio, la montagna e la natura per mettere in scena il futuro della Terra o dare forma a pianeti lontani dove oggi come negli anni ‘50 solo il cinema è in grado di “portarci”. Un programma eventi con ospiti ed esperti che porteranno il pubblico ad avventurarsi tra i misteri dello spazio.

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Tra gli ospiti del programma eventi della sezione: Paolo Nespoli, la “signora delle comete” Amalia Ercoli Finzi, Marcella Salussolia, ingegnere che sta occupandosi della progettazione del Lunar Gateway, la base in orbita cislunare che supporterà i prossimi pellegrini selenici.

Questa la dichiarazione di Milo Manara:

«Nato tra le montagne a sud della Val Pusteria, le mie prime letture sono stati i libri di Karl Felix Wolff, che raccontavano le leggende dolomitiche del regno dei Fanes e dei monti pallidi, intrisi di mistero e popolati da creature mitologiche. Si trattava perlopiù di creature mostruose, spaventose, come il crudele stregone Spina de Mul, meta! mulo e meta! scheletro, che si trascinava per i prati e le crode. Poi streghe, orchi e draghi. Per il manifesto del Trento Film Festival, già nell’immagine rifiutata nel 1997 avevo voluto ricreare questa dimensione fiabesca, mitologica, ma focalizzandomi sui suoi risvolti dolci e pacifici. Tra tutte queste creature scelsi dunque quella più seducente, l’Ondina, creatura semi acquatica che si dice abitare nei laghi alpini. In questo secondo manifesto ho sviluppato lo stesso tema, ma con una variazione, musicalmente parlando, in tono minore. Una variazione più malinconica, per i toni di colore, per lo sviluppo del soggetto. Nel manifesto del 1997 la composizione era decisamente “in maggiore”, più serena, con la misteriosa Ondina al centro del maestoso anfiteatro delle Dolomiti.

Da allora sono successe molte cose che hanno reso sempre più evidenti le conseguenze del nostro impatto sull’ambiente anche in ambito montano» prosegue Manara. «I cambiamenti climatici e l’inesorabile scioglimento dei ghiacciai alpini, la disastrosa catastrofe della tempesta Vaia… e! emerso in modo inequivocabile come gli interventi umani rischiano di distruggere l’equilibrio della natura. La nuova Ondina non e! pià una creatura lieta, ma impaurita e diffidente: prima ci seduceva, ora ci guarda come intrusi, pronta a immergersi di nuovo».

Tra le anticipazioni di questa edizione il programma speciale Nécessité de Moullet – Omaggio a Luc Moullet, cineasta e montagnard, tributo a uno dei cineasti più “montanari” della storia del cinema. Il regista francese, che sarà presente al Festival dal 3 al 6 maggio per incontrare il pubblico e presentare i suoi film.

Fondato nel 1952, il Trento Film Festival è il primo festival cinematografico tematico al mondo e il secondo festival italiano dopo la Mostra del Cinema di Venezia. Da settant’anni è l’evento di riferimento dedicato ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione, divenuto nel tempo un vero laboratorio di visioni e riflessioni sulle terre alte del Pianeta.