Venezia 78, parlano Paolo Sorrentino e Filippo Scotti

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Venezia 78 Paolo Sorrentino Filippo Scotti

Venezia 78, ecco le dichiarazioni di Paolo Sorrentino, regista di E’ stata la mano di Dio, film vincitore del Gran Premio della Giuria, e Filippo Scotti, protagonista del film e vincitore del Premio Marcello Mastroianni per il migliore attore giovane.

Ecco le loro dichiarazioni raccolte durante la conferenza stampa dei vincitori della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

PAOLO SORRENTINO

Diciamo che ho capito adesso dopo tanti anni che mi schernivo che il cinema non mi piaceva, mentre adesso ho capito che  l’unico momento in cui sono al mio agio nel mondo è il lasso di tempo tra quando dico azione e quando dico stop. Lì devo stare, quello è il mio posto. Cosa mi ha dato il film ancora non lo so, sono sensazioni è rilascio lento, almeno per me che sono rallentato, tra sei mesi ve lo dico. Condividere queste esperienze in maniera così costante, anche con voi, credo sia di grande aiuto, non è né  liberatorio né  terapeutico, ma mi accorgo che parlo così tanto con voi dei miei dolori che iniziano a venirmi a noia e sto scivolando in una specie di felicità.

Può essere, ho scoperto una certa semplicità che alcuni chiamano maturità, io preferisco pensare di rimanere immaturo ma di avere scoperto una semplicità. Andando avanti con gli anni ci si rende conto che molte cose non sono necessarie e anche nel cinema è così; quindi magari più avanti farò dei film più semplici.

Filippo Scotti

È un momento meraviglioso, faccio fatica a credere di avere fatto questo film con Paolo, mi sento onorato, ancora di più adesso, condividendo una vittoria e stando qui seduto con figure meravigliose, non credo che il mio vocabolario possa descrivere le emozioni che sto provando, ma una cosa la voglio dire. Grazie. Grazie.